L’europarlamentare Picierno: “Feto di plastica inviato dagli antiabortisti”
Un pacco con dentro un feto inviato da un gruppo Pro Life tedesco. La denuncia affidata a un post su Facebook: “Uno schiaffo a tutte le donne che hanno perso un figlio, una violenza che non possiamo più accettare”

Un pacco con dentro un feto inviato da un gruppo Pro Life tedesco. La denuncia affidata a un post su Facebook: “Uno schiaffo a tutte le donne che hanno perso un figlio, una violenza che non possiamo più accettare“
Uno scatolone contenente un feto di plastica è stato inviato questa mattina per posta all’ufficio dell’europarlamentare Pina Picierno. A denunciarlo è lei stessa attraverso un post su Facebook. Il mittente del macabro gesto sarebbe un movimento Pro Life tedesco chiamato Kaleb. Secondo le parole della Picierno, membro della commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere all’Eurocamera, non sarebbe la prima volta che si vede recapitare minacce simili, che la donna ha definito “uno schiaffo in faccia a tutte le donne che un figlio lo hanno perso o che non possono averlo“.
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La Picierno continua il suo sfogo definendo l’aborto “una decisione privata che riguarda le singole donne” e condannando l’atto come “una violenza ricattatoria che non possiamo più accettare, sale sulle ferite che non siamo più disposte a farci mettere“. Il gesto sembra però non aver scalfito le convizioni dell’europarlamentare: “Se Kaleb e gli altri fondamentalisti pensano di farmi e farci arretrare nelle lotte per i diritti sbagliano. Questa pratica oscena di dissuasione è solo l’ultima offesa che useremo come legna da ardere per fare luce sul loro oscurantismo patriarcale”.