Valanga sul Gran Zebrù: due scialpinisti travolti e uccisi, un terzo ferito
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Poco dopo mezzogiorno una valanga sul Gran Zebrù nel gruppo Ortles-Cevedale ha causato la morte di due scialpinisti. Una terza persona è stata ferita lievemente alla schiena.
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Secondo le prime informazioni il ferito sarebbe stato trasportato all’ospedale di Bergamo. Il gruppo di scialpinisti che si era recato sulla montagna di 3.859 m era composto da quattro persone. La cordata di alpinisti stava scalando il Gran Zebrù (3.857 m) sul versante altoatesino lungo la via normale. A 3.500 metri di quota, in una zona mista di roccia e neve, mentre i quattro stavano proseguendo con i ramponi, due di loro sono stati investiti e trascinati dalla valanga. Sul posto sono giunti sia il soccorso alpino di Bormio e Sondrio che quello di Solda, guidato da Olaf Reinstadler. Quando i due sono stati recuperati erano ormai morti.
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Tra le vittime ex ciclista, aveva partecipato al Giro d’Italia
Una delle vittime della valanga è l’ex ciclista professionista Oscar Cavagnis, 47 anni. Dal 1998 al 2002 il bergamasco di Vertova è stato professionista, tra l’altro per la Saeco e la Landbouwkrediet. Nel 2001 si piazzò settimo alla terza tappa della Parigi-Nizza, Saint Etienne-Villeneuve Les Avignon di 217,9 chilometri, e nel 2002 partecipò al Giro d’Italia con due tappe nei top 20. Con lui è morto Fernando Bergamelli, 55 anni di Pradalunga, un alpinista esperto.