Sentenza sconvolgente: abolito l’assegno di mantenimento, ecco per chi

L’assegno di mantenimento può essere davvero abolito? La risposta può essere scontata, ma una recente sentenza ribalta ogni convinzione.

Chiudere un matrimonio non è mai semplice, anche se a volte può essere la scelta migliore per entrambi se il rapporto non funziona da tempo. Non è detto però che si riesca ad arrivare in tempi rapidi a un accordo economico che possa soddisfare entrambe le parti, è in queste occasioni che c’è chi può tirare fuori un carattere inaspettato e pretendere più del dovuto, per questo l’intervento del giudice diventa davvero necessario.

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Una sentenza cambia tutto in materia di separazione – Foto | meteoweek.com

Recentemente si è scelto però di modificare la normativa a riguardo in merito all’assegno del mantenimento, pensando di ridurre il più possibile i contenziosi. Fino al 2017 il coniuge che era più debole economicamente, nella maggior parte dei casi la moglie, aveva diritto Ora invece l’assegno deve essere misurato sulla capacità di essere autosufficiente, così da non gravare eccessivamente sull’altro. Pensare che si possa arrivare a un totale abolizione sembra essere quasi impossibile, invece, è quello che ha stabilito il Tribunale, con una sentenza che ha sorpreso tutti.

Quando l’assegno di mantenimento va abolito: decisione storica

Non sono pochi gli uomini che si sono ritrovati in difficoltà in seguito a una separazione a causa dell’assegno di mantenimento che dovevano garantire all’ex moglie, spesso tutt’altro che basso, e della necessità di riuscire a mantenersi in maniera autonoma. L’importo era certamente calibrato sulla base dei guadagni del marito, ma in presenza dei figli richiedeva di dover fare non pochi sacrifici per sopperire a tutto.

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L’accordo sull’assegno di mantenimento è spesso difficile da trovare – Foto | meteoweek.com

Nel corso del tempo c’è chi ha ritenuto questo una vera e propria ingiustizia, rivolgersi la Tribunale per poter rimodulare l’accordo è però servito a poco. Ora, però, la situazione potrebbe essere destinata a cambiare in maniera definitiva grazie a una sentenza della Cassazione, che non può quindi che fare giurisprudenza. C’è infatti, secondo la Suprema Corte la possibilità che l’assegno di mantenimento possa essere abolito, ma a condizione che si verifichino alcune condizioni.

A luglio 2024 è uscita un’ordinanza che disciplina i criteri in merito al diritto a un sostegno economico, soprattutto se il matrimonio è stato di breve durata. Tutto nasce in seguito all’istanza di un uomo, che doveva versare alla ex 3 mila euro al mese, cifra che lui riteneva eccessiva perché le nozze erano durate solo un anno. Sia in primo grado sia in Appello la decisione era stata ritenuta corretta perché lei aveva entrate ridotte, mentre lui un patrimonio cospicuo, anche immobiliare.

Gli Ermellini hanno ribaltato le due decisioni precedenti, sottolineando che la durata limitata del matrimonio costituisce elemento idoneo ad influenzare la sussistenza o meno del diritto al mantenimento. In passato la durata dell’unione era valida solo per stabilire l’ammontare dell’assegno di mantenimento, ora invece si valuta anche la formazione di un’unione spirituale e materiale tra i due coniugi, che può essere più difficile se il legame è durato poco.

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