La qualità del sonno è fondamentale per la nostra salute: ecco come capire quando non si sta dormendo a sufficienza e come rimediare.
Si parla spesso degli effetti benefici di una dieta equilibrata e sana e di quelli altrettanto positivi di una routine di allenamento costante, spesso però ad influire negativamente sul nostro stato di salute è la quantità e la qualità del sonno che facciamo la notte. Riposare in modo corretto e sufficiente non ci aiuta solo a sentirci più energici e a lavorare a pieno regime, migliora anche la nostra salute.
Purtroppo però non sempre è facile riuscire a riposare correttamente. Ad influire negativamente sulla qualità e la durata del nostro riposo ci sono fattori esterni e interni, molto spesso la vita frenetica che conduciamo riduce il tempo che abbiamo a disposizione per riposare, inoltre lo stress, gli orari sballati dei pasti e una dieta non equilibrata possono disturbare il sonno.
Nei casi più evidenti è semplice comprendere quando il riposo non è bastevole, ma quando si riesce a stabilire una routine attenta com’è possibile comprendere se stiamo riposando a sufficienza? Per farlo basta osservare i segnali che invia il nostro corpo, in particolare ce ne sono cinque a cui bisogna prestare attenzione.
Riposo insufficiente: i cinque segnali che invia il nostro corpo
Il primo segnale di una routine di sonno errata o insufficiente è quando la nostra pelle risulta più opaca, pallida e priva di vitalità. Sebbene un paio di notti insonni non lascino tracce definitive, con il passare del tempo la nostra pelle perde il suo tradizionale colorito e comincia a diventare giallastra. Un periodo prolungato di riposo insufficiente può anche accelerare il processo di invecchiamento, causando rughe prima del tempo.
Il secondo segnale sono occhi rossi e gonfi, sottolineati da occhiaie più profonde. La presenza di questi segnali è il più chiaro sintomo di un riposo insufficiente, con il passare del tempo si possono formare rughe e invecchiamento precoce della zona oculare del viso. Il terzo segnale sono le variazioni di umore e un aumento dell’ansia: la stanchezza accumulata rende irritabili, incapaci di sostenere anche la minima difficoltà e dunque soggetti sbalzi d’umore costanti, umore tetro e attacchi d’ansia.
Con il passare del tempo l’insonnia e il riposo insufficiente possono portare uno sfasamento del metabolismo. La mancanza del corretto riposo influisce sugli ormoni che regolano la fame e questo ci porta a mangiare di più. Infine può verificarsi un abbassamento del sistema immunitario, il riposo infatti rigenera e rinforza le difese contro virus e batteri.
Per evitare di incorrere in simili problemi è dunque buona cosa impostare una routine giornaliera che agevoli il riposo: può aiutare mangiare leggeri a cena, fare attività fisica la mattina o il primo pomeriggio (la sera è controproducente), evitare di guardare schermi prima di andarsi a coricare ed effettuare esercizi di rilassamento del corpo e della mente prima di coricarsi.