Per riutilizzare correttamente le bottiglie di vetro bisogna pulirle e sterilizzarle: ecco un metodo facile e soprattutto sicuro.
C’è differenza fra riciclo e riutilizzo. Nel caso del vetro, il riciclo implica la trasformazione del materiale in un nuovo prodotto, non per forza uguale al precedente. Il riutilizzo implica invece un recupero più immediato. Ecco perché riutilizzare il vetro appare, in teoria, una soluzione preferibile al riciclo. Al di là del vantaggio pratico per chi ha necessità di recuperare nuovi recipienti, riutilizzare il vetro richiede meno energia rispetto al processo di riciclo.
Per riciclare bisogna infatti portare a termine la raccolta, darsi da fare con la frantumazione, la fusione e la riformazione del vetro, il tutto con un oggettivo spreco di risorse (e un aumento delle emissioni di CO2). Si tratta anche di ridurre la quantità di rifiuti: riutilizzando è evidente l’impatto ambientale minore rispetto al riciclo, dato che si evitino tutti quei processi industriali necessari per trasformare il vetro usato in nuovo materiale.
Il problema è che per riutilizzare correttamente le bottiglie di vetro comporta attenzione nel recupero. Non basta lavare e risciacquare i contenitori. Primo perché in questo modo non si evita il pericolo di contaminazione alimentare. E secondo perché il vetro potrebbe non essere liberato dall’odore del precedente prodotto conservato. Per garantire la sicurezza e l’igiene, soprattutto nel caso di riutilizzo per la conservazione di alimenti e bevande, bisogna insomma sterilizzare le bottiglie di vetro.
Le bottiglie di vetro vanno lavate con acqua calda e sapone per piatti. Il consiglio è quello di usare una spazzola per bottiglie per raggiungere i punti più difficili. Bisogna poi risciacqua abbondantemente con acqua calda per rimuovere bene ogni residuo di sapone. Per la sterilizzazione è utile bollire i recipienti.
Si può usare una pentola abbastanza capiente. Riempiendola con acqua fredda fino a coprire completamente le bottiglie, si deve portare l’acqua a ebollizione e lasciar bollire per almeno dieci minuti. Le bottiglie vanno rimosse con delle pinze e lasciate asciugare su un canovaccio pulito. La sterilizzarle può avvenire anche in forno preriscaldato a 120°C. I contenitori vanno appoggiati su una teglia foderata con carta da forno. Poi bisogna far andare il forno per un quarto d’ora.
Il momento più delicato è l’asciugatura. Il consiglio è di far asciugare le bottiglie capovolte su un canovaccio pulito per evitare contaminazioni. Poi c’è il problema degli odori. Non sempre è possibile liberare le bottiglie del vecchio odore con un solo lavaggio, specie se i contenitori hanno ospitato vino, olio o bevande zuccherate. Quindi un lavaggio aggiuntivo dopo la sterilizzazione potrebbe essere utile.
Conviene usare limone e sale. Si tratta di spremere il succo di mezzo limone nella bottiglia e poi aggiungere un cucchiaio di sale grosso. Bisogna agitare bene e lasciar agire per almeno un’ora. E poi bisogna risciacquare con acqua calda. In alternativa si può usare aceto e bicarbonato.
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