C’è un pericoloso virus che sta mettendo in allarme gli esperti. Per ora, non si può contrastare in nessun modo.
I virus rappresentano una vera e propria emergenza. I ricercatori, tutti i giorni, lavorano per trovare cure adatte e vaccini adeguati. Questa impresa, tuttavia, non è affatto semplice. Negli ultimi anni, si è assistito all’insorgenza di situazioni estremamente complicate. Basta pensare al Covid-19 che ha ucciso tantissime persone. Le zanzare rappresentano un temibile veicolo per malattie di questo tipo.
C’è una patologia che si sta diffondendo a vista d’occhio. Può avere conseguenze gravi sull’organismo e, al momento, non ci sono terapie per contrastarla. Non esiste neanche un vaccino per prevenirla. La paura degli esperti è quella di assistere allo sviluppo di una nuova epidemia.
I virus hanno caratteristiche diverse. Ne esistono moltissimi e, nel corso del tempo, sono in grado di mutare e di dare vita a nuove varianti. Alcuni sono innocui per l’essere umano, altri, al contrario, possono dare vita a sintomi anche letali. Ce ne è uno che sta terrorizzando gli esperti. È presente in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America ma, secondo alcune stime, è destinato a espandersi
Sono le zanzare infette a trasmetterlo agli esseri umani attraverso le loro punture. Si trasformano in un veicolo di infezione quando si nutrono di uccelli malati. La malattia prende il nome di West Nile. Le alte temperature favoriscono il proliferare delle zanzare e, di conseguenza, anche la diffusione del virus. La reazione è soggettiva. Alcune persone sono del tutto asintomatiche, mentre altre sviluppano sintomi leggeri, che scompaiono nel giro di poco tempo.
Il problema riguarda quei pazienti che sperimentano la piena potenzia del virus. Le statistiche parlano molto chiaro. Un individuo su centocinquanta può sviluppare una grave infezione del sistema nervoso e del cervello. Tale infiammazione può causare anche la morte. La guarigione è, spesso, accompagnata da danni permanenti. Non è raro assistere all’insorgenza di disabilità più o meno gravi.
La popolazione anziana o che presenta già delle patologie è quella più a rischio. La dottoressa Murray ha provato a fare luce sull’argomento: “Per coloro che hanno una malattia grave, circa il 10% morirà per l’infezione acuta e circa il 70-80% sperimenterà conseguenze neurologiche a lungo termine“. Il problema è che, al momento, non esiste una cura o un vaccino. Si possono utilizzare solo delle terapie di supporto.
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