Arrivano dal sangue: i primi campanelli d’allarme per iniziare una cura | Milioni di persone ne soffrono

Molti non lo sanno, ma il sangue potrebbe far emergere con grande anticipo una grave malattia, ecco quale.

Avere uno stile di vita sano è certamente determinante per avere maggiori possibilità di essere in buona salute, partendo dall’alimentazione, ma senza dimenticare l’attività fisica (può bastare una camminata due- tre volte a settimana). Altrettanto importante sarebbe sottoporsi a controlli regolari, così da individuare eventuali malattie quando sono in fase iniziale e facilitare la cura.

valori sangue spia grave malattia
Sottoporsi regolarmente all’esame del sangue è fondamentale – Foto: Meteoweek.com

Tra i test che dovrebbero essere effettuati periodicamente ce n’è uno che tanti tendono a sottovalutare, ma che risulta essere davvero determinante: l’esame del sangue. Grazie a questo è possibile avere un’idea piuttosto precisa delle condizioni, così da capire se siano necessari ulteriori approfondimenti. Molti non lo sanno, ma grazie a un prelievo è possibile anche individuare con netto anticipo una grave malattia che spaventa particolarmente, anche solo quando la si sente nominare.

I valori del sangue possono essere spia di una grave malattia

Non si dovrebbe mai dimenticare quanto l’esame del sangue sia semplice, ma allo stesso tempo fondamentale per avere un’idea anche piuttosto precisa dello stato di salute di una persona. Due studi recenti coordinati dalla Boston University School of Medicine hanno messo in evidenza quanto da questo test sia addirittura possibile rilevare biomarcatori che possono consentire di capire cosa potrà accadere negli anni a venire. Grazie a questi, infatti, si potrà arrivare a una diagnosi piuttosto certa del decadimento cognitivo lieve, ovvero dello stato di transizione tra il normale invecchiamento e la demenza lieve. Non solo, in questo momento può diventare anche possibile capire se il paziente potrà incorrere quando sarà più avanti negli anni nel morbo di Alzheimer.

esame sangue spia malattia
La diagnosi precoce del morbo di Alzheimer è cruciale – Foto: Meteoweek.com

La patologia è certamente una di quelle degenerative che spaventano maggiormente, soprattutto perché non sono pochi i casi di diagnosi a persone ancora mediamente giovani (intorno ai 40-50 anni), con una progressione che è però più veloce. Sensibilizzare sulle conseguenze risulta essere quindi determinante, non a caso ogni anno il 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale dedicata alla malattia.

Scovare questi marcatori consente di scovare le tracce rivelatrici di patologie che sono ancora in fase di sviluppo e che si trovano nel plasma, la componente liquida del sangue. Queste piccole molecole di RNA non codificante (non vanno incontro ad alcuna traduzione) sono conosciute anche come micro RNA permettono di capire se un leggero segnale di invecchiamento possa portare davvero a sviluppare l’Alzheimer. Sulla base dei dati rilevati dai ricercatori, il 10-15% delle persone con decadimento cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment, MCI) finirà per andare incontro alla demenza. Cercare questi marcatori nelle analisi del sangue potrebbe rivelarsi cruciale per arrivare a una diagnosi precoce e intervenire con i farmaci più adatti prima che la situazione possa peggiorare.

Gestione cookie