I ragazzi di De la Fuente hanno superato l’Inghilterra nella finalissima dell’Olympiastadion di Berlino dopo un torneo di altissimo livello: la Roja adesso è in cima all’Europa
Trionfa la Spagna di capitan Morata e del ct Luis De la Fuente che, con un percorso partito dalle selezioni minori delle Furie Rosse, è riuscito a salire sul tetto d’Europa conquistando il campionato europeo in terra tedesca.
Gli iberici hanno trionfato 12 anni dopo l’ultima affermazione al termine di un torneo praticamente perfetto. La Spagna ha, infatti, vinto tutti i match a cui ha preso parte con un calcio avvolgente e propositivo.
Unico neo del torneo è l’episodio nel match contro i padroni di casa della Germania, che ha sollevato non poche polemiche, anche se la sensazione finale del torneo è che abbia vinto la squadra migliore.
Il match più atteso dell’estate europea ha dato il suo verdetto. Nella fantastica cornice dell’Olympiastadion di Berlino è andata in scena la finale dei diciassettesimi campionati europei di calcio che ha visto trionfare la Spagna.
La nazionale iberica diviene, così, la selezione che ha più volte trionfato nella competizione con quattro affermazioni totali (1964, 2008, 2012, 2024) superando la Germania rimasta ferma a quota tre (1972, 1980, 1996).
Fallisce, invece, la sua seconda finale europea consecutiva l’Inghilterra che, nemmeno in questa occasione, riesce a sollevare al cielo un trofeo internazionale. Deludente il rendimento di alcune stelle come Kane e Foden che non aiutano il madridista Bellingham, uno dei pochi a provarci, a trovare la luce in una squadra piuttosto spenta.
La partita di Berlino è tutto sommato equilibrata, con la Spagna che prova a tenere il possesso della palla e, dunque, del campo. Nel primo tempo le occasioni latitano ed entrambe le squadre provano a trovare lo spunto grazie all’altissima qualità dei propri interpreti.
La ripresa è molto più attiva e, infatti, dopo un minuto il risultato si sblocca. Yamal viene servito sulla fascia da Carvajal, il baby talento del Barcellona converge verso il centro e serve Nico Williams che di prima intenzione fredda Pickford.
Passano due minuti e la Spagna rischia di trovare il raddoppio con una conclusione sporca di Williams raccolta in area da Dani Olmo, ma il fantasista del Lipsia non inquadra lo specchio da ottima posizione. Alla metà della ripresa, però, si sveglia Jude Bellingham. La stella del Real Madrid si gira in mezzo a tre e lascia partire una rasoiata mancina che sfiora il palo e carica gli inglesi.
Dopo un’occasionissima per Yamal la squadra di Southgate trova il pari: Saka controlla palla sulla sinistra e serve Bellingham il quale, spalle alla porta, fa da sponda all’accorrente Palmer che con un sinistro piazzatissimo rimette tutto in parità. A quattro minuti dalla fine, però, la doccia gelata. Oyarzabal allarga per Cucurella, l’esterno spagnolo brucia Walker e di prima rimette dentro una meravigliosa palla che Oyarzabal deposita in rete in spaccata: dopo il controllo del VAR è 2-1 Spagna.
Ad un minuto dal novantesimo l’ultima occasione inglese che spreca di testa con Rice e Guehi, fermati rispettivamente da Unai Simon e Dani Olmo sulla linea. Arriva il triplice fischio, l’Inghilterra è di nuovo sconfitta da una Spagna che ha dimostrato di avere un presente ed un futuro luminosissimo.
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