Nuovi bonus e tensioni sociali: quali aiuti potranno avere le famiglie italiane. Vediamoli insieme.
Il governo di Giorgia Meloni non è stato mai particolarmente amante dei bonus e anzi spesso dalla compagine governativa sono stati definiti quasi come delle mance. Purtroppo però oggi tante famiglie italiane sono in forti difficoltà. Una famiglia su dieci è in condizioni di povertà assoluta e quindi aiuti sociali per chi è più fragile sarebbero veramente necessari.
Attualmente le famiglie possono chiedere il reddito di cittadinanza ma come sappiamo questa misura sta per scadere. Dall’anno prossimo arriverà mia una misura decisamente più limitata. Infatti MIA è limitata sia dal punto di vista che poche famiglie concretamente potranno richiederla ma è anche molto limitata perché le cifre erogate sono basse.
La questione del RdC
Teoricamente i cosiddetti occupabili cioè quei disoccupati che però potrebbero in astratto trovarsi un lavoro non avranno la nuova misura di inclusione attiva pensata dal governo Meloni e questo potrebbe scatenare una vera e propria bomba sociale. Ancora attivo è l’assegno unico universale che però eroga cifre molto contenute. Ci sono anche alcuni bonus locali per le famiglie in difficoltà ma globalmente oggi le famiglie in difficoltà non riescono a godere di aiuti realmente efficaci.
Il MoVimento 5 stelle e la compagine di centro-sinistra stanno vivacemente protestando per gli aiuti troppo limitati alle famiglie in difficoltà ma attualmente il governo Meloni non sembra voler andare in questa direzione. Togliere il reddito di cittadinanza e sostituirlo con una misura così limitata è un vero e proprio azzardo che il governo ha deciso di correre.
Dal 2024 gli aiuti finiscono
Tuttavia dal 2024 tantissime famiglie potrebbero ritrovarsi senza aiuti e non è chiaro come queste famiglie potranno reagire. Specialmente al sud il dramma della disoccupazione e del lavoro in nero e del lavoro povero sono incredibilmente diffusi e senza aiuti degni di questo nome troppe famiglie potrebbero vedere la loro situazione come davvero troppo precaria.
Sono anni che le realtà del terzo settore sottolineano come lo stato sociale Italiano abbia bisogno di essere più giusto e soprattutto più attento alle condizioni di fragilità ma questo nuovo governo non sembra essere sensibile a queste tematiche e preferisce puntare sugli aumenti in busta paga. Tuttavia non è chiaro se questa linea d’azione possa essere quella più giusta quando le sperequazioni sociali diventano effettivamente sempre più forti.
Il rischio di tensioni sociali
Per il momento il governo di Giorgia Meloni certamente non cambierà strada ma molti osservatori politici stanno sostenendo che se la tensione sociale dovesse aumentare nel nostro paese, il governo sarebbe costretto ad un cambio di rotta. Infatti specialmente al sud le proteste per la fine del reddito di cittadinanza diventano piuttosto forti. Con una tensione sociale crescente il governo potrebbe valutare graduali ripensamenti.
C’è anche chi non esclude che il governo sotto un’altra forma potrebbe addirittura far ritornare il reddito di cittadinanza. Il fatto è che una misura di sostentamento minimo per chi non abbia il necessario per andare avanti è assolutamente necessaria e fondamentale e il mito del trovarsi un lavoro non sempre può trovare riscontro quando il mercato del lavoro stesso è predatorio ed in tanti casi soltanto un modo per nascondere uno sfruttamento neanche larvato.