La Commissione Europea ha chiesto ai dipendenti di disinstallare TikTok da qualsiasi dispositivo con l’obiettivo di garantire uno protezione più accurata dei dati della stessa istituzione.
In seguito alla diffusione di alcune indiscrezioni, la Commissione Europea ha dato conferma della notizia. L’istituzione ha intimato ai suoi dipendenti di disinstallare TikTok non solo dai dispositivi aziendali ma anche da quelli personali. L’intento è quello di garantire una maggiore protezione dei dati della stessa Commissione, sulla scia di quanto accaduto negli Stati Uniti.
Lo scorso 29 dicembre negli Stati Uniti è stato vietato ai dipendenti federali di fare uso dell’applicazione. La piattaforma è stata vietata in ogni dispositivo tramite un atto firmato dal presidente Biden. Il Governo ha spiegato di aver preso tale decisione “per questioni di sicurezza”. TikTok, infatti, non è nuova alle controversie e già ai tempi della presidenza Trump era stata proposta la sua proibizione nel Paese.
TikTok e le polemiche sulla privacy
Lanciata nel 2014 con il nome musical.ly – cambiato in TikTok nel 2018 – la piattaforma in poco tempo si è guadagnata una notevole popolarità, conquistando milioni di utenti in tutto il mondo. Ad utilizzarla sono soprattutto le nuove generazioni. Queste ultime hanno dimostrato di preferirla di gran lunga rispetto a piattaforme considerate ormai datate come Facebook e a discapito dei social più popolari (in particolare Instagram).
Nonostante la sua diffusione, l’app è finita al centro di numerose polemiche nel corso degli anni. Nel 2020 un gruppo di hacker di Anonymous aveva messo in guardia gli utenti, accusando la piattaforma di non essere altro che un malware sfruttato dal Governo cinese per spiare gli users. In Europa, diversi Paesi hanno aperto indagini per comprendere in che modo la piattaforma utilizza i dati dei cittadini.
L’India, da parte sua, ha deciso di prendere una decisione più drastica rispetto agli Stati occidentali. Il Paese ha vietato prima in modo provvisorio e poi a tempo indeterminato la piattaforma. La spiegazione è sempre legata alla volontà di proteggere la privacy degli utenti.
La decisione della Commissione europea
Nelle scorse ore il Commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton, durante un’intervista con la stampa, ha dichiarato che la decisione presa della Commissione è legata al suo “forte focus di protezione della sicurezza informatica”.
La risposta del colosso cinese non ha tardato ad arrivare. In un comunicato TikTok ha condannato la scelta dell’istituzione definendola sbagliata e accusando la Commissione di essersi fatta influenzare da pregiudizi. La piattaforma non ha nascosta la sua delusione davanti ad una decisione simile.
“Abbiamo contattato la Commissione per mettere le cose in chiaro e spiegare come proteggiamo i dati dei 125 milioni di persone che sono su TikTok ogni mese in tutta UE” è stato successivamente affermato nella nota. L’app, infatti, sarebbe al lavoro per perfezionare l’esperienza degli utenti e rendere la loro navigazione più sicura.
TikTok ha spiegato di essere intenzionato a creare alcuni data center in Europa, così da poter “conservare i dati degli utenti a livello locale”. In questo modo l’accesso dei dipendenti della piattaforma verrà drasticamente ridotto, insieme alla diffusione di dati degli utenti destinati ad uscire dall’Europa.