Nel corso della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di crimini contro l’umanità. I leader politici e militari del Paese rischiano di essere perseguiti per gli attacchi alla popolazione ucraina.
Lo scorso 17 febbraio ha avuto inizio la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco che, quest’anno, si è concentrata sul conflitto tra Russia ed Ucraina. È passato quasi un anno da quando il presidente Putin ha ordinato alle sue forze militari di invadere il territorio ucraino, segnando l’inizio di una crisi internazionale e provocando la morte di milioni di persone innocenti.
In occasione dell’incontro, al quale hanno partecipato 96 Stati, la vicepresidente Kamala Harris è intervenuta accusando la Russia di crimini contro l’umanità. Da quando la guerra ha avuto inizio il Paese guidato da Putin è stato responsabile di “attacchi sistematici e su larga scala contro la popolazione civile”. Basti pensare agli orrori del massacro di Bucha, che ha provocato la morte di 458 persone.
Le accuse al governo di Putin
Questa non è la prima volta che la Russia riceve un’accusa simile. L’Ucraina aveva già denunciato apertamente il suo invasore. Tra crimini ad opera dei soldati nelle città finite sotto al controllo russo e bombardamenti che hanno colpito direttamente la popolazione civile, il Paese è stato attaccato senza nessuna pietà.
Come spiegato dalla vicepresidente Harris, le prove non mancano certamente. Il governo degli Stati Uniti, inoltre, sta portando avanti ulteriori indagini internazionali, con l’intento di perseguire tutti i responsabili dei crimini di guerra.
Il Procuratore Capo della Corte penale internazionale Karim Ahmad Khan aveva già aperto un’inchiesta alla fine del febbraio 2022. “Sussistono ragionevoli basi per ritenere che siano stati commessi sia crimini di guerra sia crimini contro l’umanità” aveva dichiarato all’epoca.
Ucraina, un futuro sempre più incerto
Il futuro dell’Ucraina continua ad essere a dir poco incerto. Nonostante Zelensky sia convinto che il suo Paese riuscirà ad avere la meglio contro il “Golia Russo” entro la fine dell’anno, la comunità internazionale non sembra della stessa idea. Lo Stato, infatti, ha subito ingenti perdite. La speranza è che riesca a far fronte alla Russia fino a portarla al tavolo delle trattative.
La Corte Penale Internazionale, con sede all’Aia, è il tribunale dedicato ai crimini internazionali. Il suo compito è quello di intervenire nei casi in cui non arrivi nessuna iniziativa da parte dei singoli Stati. L’Ucraina (a differenza di Russia e Stati Uniti) ha ratificato lo Statuto di Roma, ovvero il trattato che ha portato all’istituzione della stessa Corte.
Tra i crimini contro l’umanità spiccano lo sterminio di massa, il genocidio, la tortura, la sparizione forzata e, in determinati casi, la distruzione del patrimonio artistico di un Paese. Come spiegato in un recente articolo del Post, nel caso in cui le accuse alla Russia dovessero trovare conferma sarà possibile perseguire i leader politici e militari per le loro violenze.