Ecco perchè la rottamazione delle cartelle non è automatica e devi fare riferimento al Comune. Vediamo le ultime novità.
Si è molto parlato della rottamazione delle cartelle esattoriali sotto i €1000 ma vediamo perché l’ultima parola su molte di queste cartelle spetta al comune. Purtroppo in Italia tantissimi sono in una situazione di debito nei confronti del fisco.
Tantissimi italiani e non solo piccoli imprenditori, hanno cartelle esattoriali in sospeso. Si tratta di una situazione sicuramente durissima anche perché l’inflazione e la precarietà lavorativa stanno mettendo veramente in ginocchio tantissime famiglie e quando si hanno anche le cartelle esattoriali da pagare al fisco sicuramente la pressione e l’ansia per la famiglia aumentano.
Rottamazione delle cartelle
Il governo di Giorgia Meloni fin dal suo insediamento ha parlato di una rottamazione per le cartelle entro i 1000 euro. Le cartelle esattoriali entro i 1000 euro hanno la caratteristica duplice di essere da un lato molto diffuse tra i cittadini ma anche di essere quasi inutili per l’erario.
Infatti per il fisco riuscire a recuperare le cartelle di importo così basso diventa difficoltoso e in definitiva a conti fatti ben pochi soldi entrano poi nelle casse dello stato. Proprio per questo Giorgia Meloni e il suo esecutivo hanno deciso di rottamare le cartelle entro i 1000 euro. La rottamazione di una cartella entro i 1000€ è certamente una notizia positiva per chi avrebbe avuto questa cartella da pagare ma tutto dipende dalla fonte della cartella.
Il ruolo degli enti locali
Infatti non bisogna mai dimenticare che una cartella esattoriale non è nient’altro che una tassa o un’imposta non pagata. Infatti quando non si paga una multa o una tassa di qualche genere questo mancato pagamento a un certo punto si trasforma in una cartella esattoriale.
Quindi se è vero che il governo ha disposto una rottamazione di tutte le cartelle entro i €1000 questo vale in modo automatico per quelle cartelle che nascono da tributi non pagati allo stato o a enti nazionali ma per quello che riguarda i tributi ai comuni o alle regioni le cose cambiano completamente. Infatti molte cartelle sotto i €1000 sono derivano proprio da bolli auto non pagati o da multe non pagate.
Bisogna attendere la decisione del Comune
Anche la tassa sui rifiuti è una grande fonte di cartelle esattoriali di basso importo. Quindi in sostanza molto spesso le cartelle esattoriali sotto i €1000 derivano da imposte locali non pagate. Tuttavia il governo Meloni ha deciso di non privare in modo unilaterale gli enti locali di queste cartelle. Quindi in definitiva sarà ogni singolo comune a decidere se le cartelle esattoriali che derivano da imposte locali non pagate finiranno nella rottamazione oppure no.
Quindi alcuni comuni effettivamente decideranno di aderire alla rottamazione e questa sarà un’ottima notizia per chi ha cartelle che derivano da imposte di quel comune. Ma molti altri potranno anche decidere di no e dunque chi ha ha delle cartelle esattoriali che derivano magari da una multa non pagata ad un comune che ha deciso di non aderire alla sanatoria purtroppo dovranno proprio pagare la cartella esattoriale anche se inferiore a 1.000 euro.