Una speranza per il reddito grillino arriva dall’Europa. Ecco perchè potrebbe ritornare e le ultime novità.
La tematica del reddito di cittadinanza è sempre estremamente calda perché il governo Meloni ha deciso di ridimensionarlo fortemente nel 2023 e di eliminarlo completamente a partire dal 2024.
Le intenzioni del governo Meloni sono quelle di rendere la vita difficile ai troppi furbetti che si sono approfittati del reddito di cittadinanza e di circoscrivere i sussidi soltanto a quelle categorie che il governo definisce inoccupabili. Il problema però è che tantissime famiglie in Italia riescono ad andare avanti solo grazie al reddito di cittadinanza e private di questa misura fondamentale rischiano di finire in una povertà senza uscita. Purtroppo il lavoro specialmente al Sud latita e tante famiglie senza l’aiuto del reddito di cittadinanza non possono davvero farcela.
In Europa il RdC ha tanti sostenitori
Ma mentre l’orientamento della politica italiana va verso una stretta del reddito di cittadinanza in Unione Europea invece si discute con forza di un sussidio minimo esteso a tutti. Questa situazione è decisamente paradossale perché mentre l’Italia attualmente vede una scena politica ostile al reddito di cittadinanza altri paesi europei come ad esempio la Germania rendono molto più forte questa misura e c’è chi parla addirittura di reddito di base universale.
Il reddito di base universale è una misura molto diversa dal reddito di cittadinanza perché si tratta di un reddito erogato a tutti a prescindere dalla condizione lavorativa ed economica. Ma se il reddito di base universale è una misura difficilmente attuabile almeno nell’immediato un reddito di cittadinanza dovrebbe diventare sempre più forte a livello europeo.
Recessione ed UE potrebbero far cambiare idea al governo
Quindi l’orientamento italiano e quello europeo per quello che riguarda il reddito di cittadinanza sono completamente dissonanti. Ma con un’Europa fortemente orientata al reddito di cittadinanza anche il governo Meloni potrebbe cambiare rotta. Infatti il governo Meloni era fortemente intenzionato a circoscrivere l’ambito di applicazione del reddito di cittadinanza e sembra tuttora andare in questa direzione.
Tuttavia le forti polemiche che si sono avute in tante città italiane e anche un’Europa sempre più indirizzata verso un reddito minimo garantito a tutti possono cambiare le carte in tavola per questo strumento che attualmente comunque in Italia è l’unico strumento per chi finisca in povertà.
Recessione nel 2023
Inoltre non dobbiamo neppure sottovalutare l’impatto della recessione economica. Infatti in questo 2023 potrebbe arrivare una durissima recessione economica. Se le condizioni dell’economia dovessero peggiorare la tensione sociale potrebbe veramente esplodere. Quindi con una tensione sociale sempre più alta e con sussidi sempre più bassi a chi finisce in povertà il governo potrebbe davvero essere costretto a fare marcia indietro sul reddito di cittadinanza. Quindi la decisione del governo di una forte stretta del reddito di cittadinanza è una decisione che può essere modificata da tanti fattori che oggi sembrano fare una grande pressione.