Un uomo di 31 anni è stato arrestato in merito alla morte di una 23enne, Yana Maliko, scomparsa da Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova.
Yana Maliko è una 23enne di origine ucraine che da venerdì 20 gennaio non dà più sue notizie, dalla serata di ieri i carabinieri di Mantova insieme ai vigili del fuoco sono alla ricerca del cadavere della donna. Nel frattempo è finito in manette il suo ex fidanzato.
Donna uccisa, fermato sospettato
Dalla serata di venerdì le forze dell’ordine sono alla ricerca del corpo di Yana Maliko una giovane di origine straniera scomparsa dal paese dove viveve e dove era impiegata in un bar di questo paese in provincia di Mantova. Le ricerche hanno preso il via nella zona di via Albana, nella provincia di Brescia per poi allargarsi anche alla zona di Valle di Castiglione delle Stiviere. Si ipotizza che l’uomo arrestato si sia potuto liberare del cadavere della ragazza gettandolo in un laghetto naturale a nord di Castiglione delle Stiviere. Fino a questo momento però non c’è traccia del cadavere della giovane.
Pare che non ci sia traccia nemmeno dell’arma del delitto, che sarebbe un coltello. Ad essere il sospettato numero uno è, invece, un uomo di 33 di origine moldava che è stato portato nel carcere di Mantova e ora è a disposizione della procura. Non è stata ancora stabilita la dinamica dei fatti, ma secondo gli inquirenti si tratterebbe di sicuro di un omicidio. Secondo alcune indiscrezioni la donna sarebbe stata aggredita e poi uccisa durante la notte in Piazzale della Resistenza a Castiglione. Le telecamere di sicurezza avrebbero ripreso un uomo che si allontanava con un sacco nero in modo decisamente sospetto.
Il moldavo ora è sospettato di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Questa vicenda può essere catalogata come il quinti femminicidio dall’inizio dell’anno, almeno stando al report del Ministero dell’Interno. Negli undici mesi del 2022 l’Italia ha visto 104 donne uccise. Nella maggior parte dei casi l’assassionio delle donne è solo l’ultimo e irrevocabile passo di una lunga catena di atti violenti dal punto di vista psicologico, fisico, economico. Nel 2017 è stata istituita una Commissione d’inchiesta parlamentare, mentre dal 2019 è stato creato il Codice rosso per velocizzare il codice rosso che punta a velocizzare le procedure di protezione delle donne che abbiano fatto denuncia.