Maltempo al Centro-Sud, la Protezione Civile proroga l’allerta meteo arancione in Campania, Calabria, Molise e Basilicata. Quadro più tranquillo sulle regioni del Nord.
Dopo settimane trascorse senza neve e con temperature medie ben più alte della media stagionale, l’inverno è infine arrivato. Il freddo ha fatto capolino prima sulle regioni del Nord, per poi raggiungere, insieme a un’ondata di maltempo, anche quelle del Centro e del Sud. Temperature in picchiata, nuvole e precipitazioni: tutta colpa dell’irruzione di aria significativamente più fredda proveniente dall’Europa del Nord.
Con il Paese finito nel mirino del ciclone Thor, per questa settimana si attendono anche rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Ed è allerta in Campania, in Calabria, in Molise e in Basilicata: i temporali persisteranno soprattutto lungo i settori tirrenici di Basilicata e Calabria centro-settentrionale, così come lungo i settori occidentali di Abruzzo e Molise.
Prosegue il maltempo, è allerta al Centro-Sud
Continuano gli effetti del maltempo provocati dal ciclone Thor. Alimentato da venti gelidi, in discesa dalle terre polari, un brusco calo di temperature farà da cornice a una situazione all’insegna di nubifragi e neve anche in pianura. Le correnti nord-atlantiche continuano infatti ad alimentare una vasta circolazione ciclonica che avvolge gran parte del Paese, con rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento attesi soprattutto al Centro-Sud.
La Protezione Civile proroga l’allerta meteo che riguarda principalmente Campania, Calabria, Molise e Basilicata. Ma le raffiche di burrasca si attendono anche su Lazio, Abruzzo e Puglia, e si attenzionano principalmente le aree costiere, dove si teme la possibilità di forti mareggiate lungo le aree esposte. Nello specifico, la Protezione Civile ha deciso di estendere anche per la giornata di oggi l’allerta arancione per rischio idrogeologico su Campania, Calabria, Molise e Basilicata. Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna, Molise, e parte di Basilicata e Calabria sono invece toccate da allerta gialla.
Per quanto riguarda la Capitale, la Protezione Civile ha ulteriormente deciso di chiudere le banchine del Tevere, in previsione di un possibile innalzamento del fiume causato dalle forti piogge. E sempre a Roma, il crollo improvviso delle temperature ha già mietuto due vittime, due senzatetto ritrovati morti in strada. Nella giornata di ieri, poi, lungo il litorale romano una violenta mareggiata si è abbattuta sulle coste, provocando onde alte tre metri.
Previste nelle prossime ore, inoltre, nevicate da deboli a moderate a quote al di sopra di 600-800 metri su Sardegna, Toscana e Umbria. I fiocchi di neve raggiungeranno invece i 1000-1200 m (in abbassamento fino a 600-800 m) su Lazio, Abruzzo e Molise, con precipitazioni anche abbondanti sulle quote superiori di Lazio orientale e Abruzzo occidentale. Il quadro meteorologico si mantiene più tranquillo, invece, su buona parte del Nord, con l’atmosfera risulterà più asciutta per tutta la giornata – ad eccezione di qualche disturbo previsto per il tardo pomeriggio sull’Emilia Romagna.