Aveva in cura il boss superlatitante Matteo Messina Denaro: indagato il medico di base storico di Campobello di Mazara, Alfonso Tumbarello. Interrogato dai carabinieri, le autorità hanno provveduto alle perquisizioni.
Dopo 30 anni di latitanza, Matteo Messina Denaro è stato arrestato appena un paio di giorni fa. I carabinieri lo hanno trovato in una clinica privata di Palermo, struttura specializzata nella cura di tumori. Lo stesso boss mafioso, fidatissimo di Totò Riina, nel corso di questi lunghi anni si era infatti sottoposto a due interventi chirurgici proprio a causa del cancro.
Ad averlo in cura, spiegano le autorità, sarebbe stato il dottor Alfonso Tumbarello. Medico di base storico di Campobello di Mazara, paese dove si è svolto l’arresto del capomafia, Tumbarello (andato in pensione a dicembre scorso) è finito ora indagato. Si ricorda inoltre che in passato il 70enne si era candidato sindaco del paese e alle regionali del 2006 per il Pdl e per l’Udc a sostegno di Cuffaro.
Alfonso Tumbarello avrebbe avuto in cura Matteo Messina Denaro per anni. Come emerso dalla lunga indagine, che si è conclusa con l’arresto del superlatitante dopo 30 anni di ricerche, il medico lo avrebbe regolarmente ricevuto presso il suo studio, gli avrebbe prescritto farmaci, visite specialistiche e terapie. Prescrizioni, queste, indirizzate però all’alias del boss, “Andrea Bonafede” – nome che gli avrebbe “prestato” un suo amico, presunto “geometra”, anche lui finito ora indagato.
Messina Denaro, infatti, si presentava dal medico sotto falso nome, esibendo tra l’altro un documento di identità falso. Sempre con la stessa identità fittizia, il capomafia si sarebbe inoltre sottoposto a due interventi per il cancro, oltre che a tutta una serie di cure – tra cui la chemioterapia. Per tenere sotto controllo il tumore, localizzato al colon ma già con metastasi al fegato, il latitante doveva percorrere 80 km da Campobello di Mazara (sede del suo rifugio) per raggiungere la clinica dove è stato poi preso lunedì scorso dagli uomini dell’Arma.
Nel frattempo, non si fermano le indagini. I magistrati di Palermo hanno inserito Tumbarello nel registro degli indagati. Ieri i carabinieri hanno perquisito l’abitazione e l’ex studio del medico, che è stato anche interrogato per procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso. Un’accusa grave, questa, alla quale è chiamato a rispondere anche Giovanni Luppino, autista del capomafia. Bisognerà attendere nelle prossime ore la decisione del gip, con la quale potrà eventualmente confermare il provvedimento cautelare. Si ricorda, comunque, che Tumbarello si era candidato come sindaco di Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, per l’allora Pdl, per le elezioni comunali del 2011. Nel 2006, invece, il 70enne si candidò tra le fila dell’Udc per il consiglio regionale, a sostegno di Totò Cuffaro.
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