Due giorni di sciopero ai distributori che creeranno ulteriori disagi a chi deve rifornirsi di carburante. Il Governo prova a trattare ma senza successo mentre il prezzo continua a salire.
Nessuna revoca come aveva sperato il Governo: il 25 e 26 gennaio è confermato lo sciopero dei benzinai per protesta contro il caro carburante e per chiedere modifiche al decreto trasparenza. “Per fare emergere serietà e competenza richiesta c’è tempo fino al minuto prima della chiusura degli impianti” fanno sapere in una nota congiunta di Fegica e Figisc/Anisa dopo l’incontro convocato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma.
“Ancora oggi il Governo non ha saputo o voluto assumere la responsabilità di prendere impegni concreti sulle questioni che direttamente possono incidere anche sui prezzi dei carburanti – fanno sapere ancora -. Immaginando evidentemente di poter continuare a ingannare gli automobilisti gettando la croce addosso ai benzinai. Confermato il pessimo giudizio sul decreto, pasticciato ed inefficace, a cui sarà necessario mettere mano pesantemente in sede di conversione, abbiamo proposto con serietà al Governo di assumere alcune iniziative tutte ispirate al recupero della piena legalità nel settore ed al ripristino di un sistema regolatorio certo, con l’obiettivo di adeguare efficienza e gli standard di servizio offerti agli automobilisti italiani e ottenere la proposizione di prezzi dei carburanti equi e stabilmente contenuti”.
Spera ancora il ministro Adolfo Urso di riuscire a scongiurare lo stop con un altro incontro previsto per domattina affermando inoltre che “il governo è sempre pronto, se le richieste fossero in linea con gli obiettivi di aumentare la trasparenza, l’efficacia dei controlli e quindi l’argine a ogni speculazione. Poi c’è anche il Parlamento che può intervenire“. E ancora “Il mio auspicio è che ci sia un confronto sereno e costruttivo per migliorare il provvedimento. Abbiamo manifestato l’intenzione del Governo a migliorare e accogliere le richieste se in sintonia rispetto alla necessità di dare miglior trasparenza sulla dinamica dei prezzi e contenere effettivamente ogni tentativo speculativo“.
PREZZI ANCORA IN RIALZO
Intanto però a pagare sono gli automobilisti, questa mattina si registra una nuovo rialzo del prezzo dei carburanti dei maggiori marchi per benzina e diesel. Secondo le stime oggi Tamoil ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina e di 2 cent/litro quelli del gasolio. La media adesso, secondo l’Osservatorio istituito dal ministero dello Sviluppo economico è di a 1,817 euro/litro per la benzina e a 1,868 euro/litro per il diesel al fai da te. Per il servito invece si arriva fino a 1,956 euro/litro per la benzina e 2,007 euro/litro per il diesel. Il Gpl al servito è a 0,785 euro/litro, il metano a 2,214 euro/kg e il Gnl 2,630 euro/kg.