Ormai sembra davvero una frase fatta dire che la benzina aumenta continuamente di prezzo ma purtroppo è proprio così.
Gli aumenti della benzina tuttavia non sono semplicemente un grosso problema per gli automobilisti ma rendono molto più probabile l’arrivo della recessione economica. Infatti secondo le ultime proiezioni un terzo del mondo finirà in recessione economica nel 2023 e proprio i prezzi delle materie prime energetiche purtroppo potrebbero giocare un ruolo molto pesante in questo bruttissimo scenario.
Infatti sia i costi del gas naturale che del carbone che anche dei combustibili per le auto aumentano sempre di più. Con i costi energetici che aumentano sempre di più ad aumentare non è soltanto la bolletta delle famiglie che chiaramente debbono contrarre i consumi ma è anche la bolletta energetica delle aziende che rischiano di fallire.
Recessione e materie prime energetiche
Quindi da una parte abbiamo le famiglie che possono spendere sempre di meno e dall’altra abbiamo le aziende che finiscono per essere sempre più in difficoltà. Quando la recessione diventa sempre più probabile sarebbe assolutamente fisiologico per uno stato dotarsi di misure sociali più forti. Infatti già oggi una famiglia su 10 è in povertà assoluta in Italia ma questo numero potrebbe facilmente aumentare.
Tuttavia come spesso vi sottolineiamo sulle nostre pagine l’Italia è completamente sprovvista di sistemi di tutela per chi finisca in povertà e quindi con una recessione sempre più probabile e con gli aumenti dei costi delle materie prime energetiche fa piuttosto impressione vedere come il nostro paese si prepara con un certo fatalismo ad uno scenario economico che potrebbe essere particolarmente duro specie per chi è economicamente più fragile.
Costi forti nel 2023
Infatti non bisogna assolutamente sottovalutare l’impatto che le materie prime energetiche hanno sull’economia del nostro paese. Sono proprio gli altissimi costi delle materie prime energetiche a tenere così alta l’inflazione e quindi con una benzina un diesel e un gas che costano sempre di più la recessione diventa particolarmente probabile e sono proprio le classi più economicamente fragili che pagheranno il tributo più forte. Secondo gli analisti è molto difficile che i prezzi della benzina e del gas possono diminuire in questo 2023.
Tanto per fare un esempio i paesi dell’opec che è l’associazione che unisce tutti i produttori di petrolio hanno dimostrato con grande chiarezza che non sono disponibili ad un aumento della produzione del petrolio. Dunque già soltanto da questo è facile capire come come l’oro nero nel 2023 molto probabilmente continuerà a costare tantissimo. Ma anche per quanto riguarda l’approvvigionamento del gas i problemi sono sostanzialmente simili. Da quando la Russia ha chiuso i rubinetti del gas per i paesi europei approvvigionarsi delle materie prime energetiche sta diventando difficilissimo e quindi chi spera che le materie prime energetiche possano offrire un po’ di respiro in questo anno probabilmente purtroppo dovrà ricredersi.