Si tratta del numero più alto di miranti irregolari dal 2016 ad oggi, con un aumento del 64% rispetto al 2021. La rotta più battuta risulta quella cosiddetta “balcanica”.
A dirlo sono i primi dati forniti da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. La metà degli ingressi irregolari provengono da Siria, Afghanistan e Tunisia.
L’anno scorso, nel 2022, sono circa stati circa 330 mila gli attraversamenti irregolari delle frontiere registrati al confine esterno dell’Unione Europea. Una cifra stabilita dai calcoli preliminari di Frontex, l’agenzia comunitaria che sorveglia le frontiere. È il numero più alto registrato dal 2016. Rispetto al 2021 l’aumento rilevato da Frontex risulta pari al 64%.
Lungo la rotta del Mediterraneo centrale ci sono stati 102.529 arrivi: l’aumento rispetto all’anno precedente si attesta al 51%. Per quel che riguarda le nazionalità dei migranti irregolari, al primo posto ci sono gli egiziani, seguiti da tunisini e bengalesi. Queste le prime tre nazionalità nell’anno anno che ha fatto registrare il maggior numero di arrivi dalla Libia dal 2017, oltre che il più alto numero dalla Tunisia nella storia recente.
Per il secondo anno di fila un forte aumento dei migranti irregolari
Dopo il punto di minimo toccato dalla pandemia nel 2020, il 2022 ha fatto rilevare per il secondo anno di fila un forte incremento del numero dei migranti irregolari arrivati sul suolo europeo.
Quasi la metà del totale dei migranti giunti irregolarmente in Europa è transitata attraverso la rotta dei Balcani occidentali. Nel 2022 siriani, afghani e tunisini hanno complessivamente rappresentato il 47% dei rilevamenti. Approssimativamente il numero di siriani è raddoppiato toccando l 94 mila unità. Le donne registrate nei rilevamenti nel complesso sono state meno di uno su dieci dei rilevamenti. Leggermente scesa invece la quota di minori segnalati, calata a circa il 9% di tutti i rilevamenti.
Le cifre dei rifugiati ucraini
Si tratta, comunque, dello 0,07 di tutti gli abitanti dell’Unione europea. Ben diverse le cifre dei rifugiati ucraini, non contabilizzate nel rapporto di Frontex, usciti dal Paese dopo l’invasione russa a febbraio dello scorso anno.
Infatti sono quasi 13 milioni i profughi ucraini che sono stati contati all’ingresso alle frontiere terrestri esterne dell’Ue dall’Ucraina e dalla Moldavia tra il 24 febbraio 2022, giorno di inizio della guerra con la Russia, fino alla fine dell’anno. Un conteggio però non incluso nelle cifre del rapporto di Frontex. Sempre nello stesso periodo, 10 milioni di cittadini ucraini sono stati registrati all’uscita negli stessi tratti di confine.