Due tweet del 2012 – uno dei quali di dubbia paternità – sono costati la panchina al tecnico italo-canadese Sandro Grande.
La polemica è scoppiata dopo l’annuncio dell’assunzione da parte del Montreal Impact, quando sono riemersi due commenti dell’allenatore sull’attentato alla leader di un partito nazionalista. Immediata la reazione della società.
Se non è un record poco ci manca. La storia del calcio è piena di contratti firmati e stracciati nel giro di un batter d’occhio. Uno degli ultimi esempi è quello siglato a fine maggio scorso da Rino Gattuso con la Fiorentina, durato fino a inizio giugno 2022. Ma le 15 ore di tempo tra l’annuncio dell’ingaggio e la rescissione del contratto dell’allenatore italo-canadese Sandro Grande ancora non si erano mai sentite.
Gtande, con un passato da calciatore in Italia con le maglie di Isernia, Potenza, Frosinone, Brescia, Catanzaro e Albalonga, era stato assunto dal Montreal Impact, squadra di Mls posseduta da Joey Saputo (che è anche presidente del Bologna). Doveva allenare la squadra riserve, ma in mezza giornata è arrivato il licenziamento.
All’origine della rimozione di Sandro Gramde ci sono dei tweet risalenti al 2012, quando l’allenatore aveva commentato l’attentato ai danni di Pauline Marois, leader del Parti Québécois (partito nazionalista che rivendica la sovranità nazionale del Quebec), per il quale due persone persero la vita. Grande aveva commentato definendo «stupidi» e «montanari» i sovranisti. In un secondo twee invece aveva scritto: «L’unico errore commesso dal cecchino è stato quello di mancare il bersaglio. Amico, sarà per la prossima volta! Spero!».
All’epoca l’allenatore porse le sue scuse per il primo tweet. Non per il secondo, invece, perché qualcuno, si era giustificato, aveva violato il suo account Twitter. I due tweet “incriminati” sono spuntati immediatamente fuori quando il Montreal Impact ha annunciato che Grande avrebbe allenato la squadra riserve.
Il presidente del club di Mls, Gabriel Gervais, ha subito fatto marcia indietro, convocando anche una conferenza stampa per mettere in chiaro la linea della società: «Sandro è il miglior tattico del Canada. Il nostro giudizio è stato alterato dal desiderio di dargli una seconda possibilità. Eravamo accecati. Oggi dobbiamo ammettere che è stato un errore e ci scusiamo per le ripercussioni che questa decisione potrebbe causare».
Poi arriva anche la richiesta di scuse: «Vorremmo porgere le nostre più sincere scuse a chiunque chi si sia sentito ferito o scioccato. Abbiamo dimostrato una mancanza di sensibilità e abbiamo grossolanamente sottovalutato ciò che ha detto e fatto diversi anni fa». Per il momento il posto del tecnico è stato preso da Patrick Viollat, cioè da quello che avrebbe dovuto essere il suo assistente nella squadra riserve.
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