Gli economisti lo sostengono da tempo: l’informatizzazione, l’intelligenza artificiale e l’automazione stanno cancellando tantissimi posti di lavoro.
Quella che noi chiamiamo evoluzione in realtà non è altro che la possibilità offerta agli imprenditori di automatizzare gran parte dei loro processi produttivi eliminando lavoratori. Praticamente in ogni settore produttivo i lavoratori vengono rimpiazzati sempre più spesso con le macchine. Pensiamo per esempio ad Amazon.
Amazon è un vero e proprio colosso e con la sua vendita a distanza ha letteralmente cancellato un numero impressionante di negozi piccoli e medi. Quindi Amazon è andato a sostituire il suo modello di vendita rispetto a quello dei negozi di quartiere o anche di tante catene commerciali di medie dimensioni. Ma anche Amazon stessa automatizza sempre di più i suoi processi produttivi e infatti ultimamente ha licenziato addirittura 18.000 dipendenti.
Perché pagare 18.000 dipendenti quando i robot possono smistare e spedire e addirittura consegnare la merce in modo autonomo? Ma una fortissima stangata si ha proprio con tutti quei dipendenti che vengono sostituiti dalle App. Un tempo le banche offrivano lavoro a tantissimi dipendenti ed avere un posto in banca era un po’ il sogno di tanti Italiani. Ma oggi le banche diventano online e chiudono le loro filiali fisiche.
Oggi gli italiani sono abituati a fare le loro operazioni tramite le app e di tantissimi dipendenti delle banche non c’è più bisogno e infatti vengono sistematicamente licenziati. Proprio per questo tantissimi economisti stanno sostenendo che un reddito di base minimo garantito a tutti sia assolutamente necessario.
Infatti mano a mano che la disoccupazione tecnologica diventerà sempre più forte, le possibilità di lavoro diventeranno sempre più ridotte e senza un reddito minimo garantito ad ogni individuo per poter andare avanti nella vita la tensione sociale crescerà sempre di più fino a diventare ingestibile. È veramente fondamentale in Italia parlare fin da ora di un reddito di base universale e non trattarlo come una semplice utopia.
Infatti proprio gli ultimi sconvolgimenti dell’economia devono farci riflettere su come un reddito minimo garantito a tutti possa essere un elemento di serenità e di pace sociale veramente preziosissimo. E se questo vale oggi varrà ancora di più in futuro. È davvero un peccato che diversamente da altri Paesi nei quali la tematica del reddito di base universale viene affrontata in modo molto intenso, in Italia non si parli proprio di questa importante misura sociale. In tanti paesi europei il reddito di base universale è addirittura già partito come esperimento sociale.
Ma anche in quei Paesi nei quali gli esperimenti pilota di reddito di base non sono già partiti comunque il dibattito è forte. Basti pensare che in Germania addirittura 5 milioni di tedeschi beneficiano del reddito di cittadinanza che è stato ulteriormente potenziato proprio nella prospettiva di una inclusione sociale sempre più forte.
Ma sono tanti paesi che stanno ragionando se istituire o meno un reddito di base universale già nei prossimi anni. Questo dibattito deve partire anche in Italia perché sebbene si tratti di una misura costosa, diventa anche una misura sempre più importante.
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