Prezzi dei carburanti alle stelle dopo la fine dello sconto sulle accise introdotto dal governo Draghi scaduto a fine anno.
Il nuovo esecutivo pensa a qualche provvedimento per frenare la salita di benzina e gasolio e annuncia un nuovo giro di vite contro possibili speculazioni.
Dopo che col nuovo anno sono scaduti gli “sconti” sulle accise introdotti da Draghi, il vicepremier Matteo Salvini annuncia un possibile intervento del governo per far fronte ai vertiginosi aumenti del prezzo dei carburanti. E il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, promette verifiche incrociate per garantire la tutela dei consumatori.
Per oggi a Palazzo Chigi è previsto un incontro tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e il comandante generale della Finanza, Giuseppe Zafarana. Allo scopo di fare il punto della situazione e valutare ogni possibile azione.
Già da fine 2022 – in previsione della fine del prezzo calmierato dei carburanti – il titolare del Mef aveva incaricato le Fiamme Gialle di intensificare controlli e monitoraggi in chiave anti-speculativa sul prezzo dei carburanti. Con particolare attenzione alla «rete autostradale e in contesti territoriali sensibili».
I controlli del 2022
È da marzo 2022 – dopo i vertiginosi rincari su carburante, gas e elettricità – che i finanzieri portano avanti un monitoraggio. I militari, in particolare, hanno preso in esame «l’andamento dei prezzi nella fase di variazione delle aliquote di accisa» per avere sotto controllo la reale attuazione dei tagli introdotti nel tempo dal governo.
Le violazioni contestate, si legge in un comunicato, sono state 2.809 a fronte di 5.187 controlli in tutta Italia. Di queste, 717 riguardavano proprio la mancata esposizione e/o la difformità dei prezzi dei carburanti praticati rispetto a quelli che venivano indicati. Mentre le altre 2.092 sono relative invece all’omessa comunicazione dei prezzi al ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Nuova stretta in arrivo contro le speculazioni
Col 2023 è scattata un’ulteriore stretta anti-speculazione. Una direttiva ha fatto partire un nuovo piano nazionale per «arginare le condotte illecite nel settore» e calmierare il caro-carburanti. Il nuovo piano prevede una presenza strutturata e capillare sul territorio degli oltre 660 reparti operativi della Guardia di Finanza, oltra al supporto dei reparti li speciali per la «vigilanza sui prezzi» ai distributori. Previsto anche il supporto al garante per la sorveglianza dei prezzi e all’autorità garante della concorrenza e del mercato nelle indagini partite a seguito di eventuali violazioni della normativa e le «consuete interlocuzioni con l’Autorità giudiziaria».
Infatti le «eventuali manovre speculative» potrebbero potenzialmente configurare «ipotesi sanzionate dagli articoli 501 e 501-bis del codice penale (rispettivamente «rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio» e «manovre speculative su merci»).