Sono sempre più i giovani che si avvicinano al movimento Sober Curiosity, decidendo di dire addio al consumo di alcol.
Cosa vuol dire essere sober curious? Il movimento che invita a rivalutare la relazione che ognuno di noi ha con l’alcol ha iniziato a diffondersi in seguito alla pandemia, soprattutto tra le generazioni più giovani (millenials e Gen Z).
La Sober Curiosity si contrappone alla tendenza emersa durante i mesi di lockdown, nei quali è stato registrato un progressivo aumento del consumo di bevande alcoliche. Il movimento si basa sulla sperimentazione della sobrietà, che si collega a numerosi benefici – sia fisici che mentali.
Molti di noi non se ne renderanno nemmeno conto ma l’alcol ha un ruolo importantissimo nella nostra società. Ormai siamo abituati a trovarci con gli amici per una birra dopo il lavoro, o per un aperitivo a base di spritz. Oppure ancora per un evento serale dove non può mancare il brindisi tutti insieme.
In tanti questo genere di abitudini potrebbero iniziare a farsi strette – tra postumi ed effetti collaterali dell’alcol sull’umore. In una situazione simile, la Sober Curiosity potrebbe essere la soluzione perfetta. La scrittrice Ruby Warrington ha coniato il termine nel 2018. La sua speranza è far comprendere ai suoi lettori che “ci sono altri modi per sperimentare qualunque cosa loro stiano cercando nell’alcol”.
Autrice di “Sober Curious: The Blissful Sleep, Greater Focus, Limitless Presence, and Deep Connection Awaiting Us All on the Other Side of Alcohol”, ha spiegato che seguire il movimento all’insegna della sobrietà vuol dire riflettere maggiormente sul nostro rapporto con l’alcol.
“Significa, letteralmente, scegliere di mettere in discussione o incuriosirsi su ogni impulso, invito e aspettativa di bere” anziché lasciarsi trasportare dalla “cultura dominante”, che ci spinge a consumare alcol. Si tratta, sotto certi aspetti, di una vera e propria sfida se pensiamo che l’alcol ha sempre fatto parte della nostra società, fin dall’antichità.
Cocktail, spumante, vino: le bevande alcoliche accompagnano i diversi momenti della nostra quotidianità. Per questo motivo, la sobrietà ci ha messo un po’ a diventare un trend. In questi anni, sui social, si sono diffuse challenge come “Dry January” o “Sober October”, che hanno avuto un impatto importante mettendo alla prova milioni di utenti.
Le challenge sono andate di pari passo con l’ascesa di un tema che si fa sempre più importante (e sentito): la salute mentale, unita a quella fisica, delle persone. Ciò si può notare dalla popolarità che pratiche come yoga e meditazione hanno acquisito recentemente. Ma anche dal numero sempre più alto di persone che seguono la dieta vegetariana o vegana.
In un panorama simile, la Sober Curiosity ha riscosso una grande popolarità conquistando soprattutto i giovani che si sono guadagnati l’appellativo di “generazione sobria”. La tendenza è confermata dalle statistiche: gli adolescenti bevono sempre meno con numerosi benefici alla salute.
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