C’è la data ufficiale per le elezioni regionali del Lazio. Ecco quando si andrà a votare e quali sono i candidati delle coalizioni principali.
Si voterà con la legge elettorale modificata nel 2017, con la riduzione del numero dei consiglieri che potranno essere eletti.
Manca poco più di un mese alle prossime regionali del Lazio. La Regione ha ufficializzato infatti la data delle votazioni: domenica 12 e lunedì 13 febbraio. Dopo l’elezione a deputato alle ultime politiche, Nicola Zingaretti ha rassegnato le dimissioni da presidente. Una decisione che ha portato le regionali laziali a svolgersi con un leggero anticipo.
Per il post-Zingaretti il centrosinistra punta su per Alessio D’Amato, lanciato dal Terzo Polo e successivamente appoggiato anche dai dem. Corsa in solitaria invece per i pentastellati che correranno per la guida della Regione con Donatella Bianchi, ex presidente del Wwf. Vanno divisi Verdi e Sinistra, coi primi che appoggeranno D’Amato, mentre i secondi con ogni probabilità sosterranno Bianchi.
Giochi fatti anche nel centrodestra dove la scelta del candidato alla presidenza della Regione dovrebbe essere appannaggio di Fratelli d’Italia. Che salvo soprese dell’ultima ora dovrebbe puntare sull’ex presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca. Secondo i sondaggi, solamente presentandosi come “campo largo” il centrosinistra avrebbe qualche possibilità di battere la coalizione rivale. Ma il Partito democratico non è riuscito a compattare in un’unica coalizione il Movimenti 5 Stelle e il Terzo Polo.
Le elezioni regionali si terranno dunque domenica 12 e lunedì 13 febbraio. Quanto agli orari, il Consiglio regionale ha confermato chele votazioni avverranno, per la giornata di domenica 12 febbraio, dalle 7 alle 23, mentre lunedì 13 febbraio 2023 si voterà dalle 7 alle 15.
Per quanti consiglieri si voterà? Con la modifica apportato a gennaio 2017 alla legge elettorale i consiglieri sono scesi a 50. Inseriti anche il divieto del terzo mandato e la parità di genere. Per l’80% (pari a 40 consiglieri) i seggi in Consiglio regionale saranno assegnati, col metodo proporzionale, alle liste circoscrizionali concorrenti presentate su base provinciale. Il residuo 20% dei seggi (10 consiglieri) sarà eletto sotto forma di premio di maggioranza tra le liste collegate al presidente eletto.
Le cinque circoscrizioni regionali (Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo) si vedranno assegnare i seggi in proporzione alla popolazione residente come da ultimo censimento generale. I seggi saranno ripartiti nelle singole circoscrizioni dividendo il numero della popolazione regionale per i quattro quinti (40) dei membri del Consiglio regionale, escluso il Presidente della Regione, e assegnando i seggi proporzionalmente alla popolazione di ogni singola circoscrizione.
Sarà eletto presidente della Regione il candidato che avrà ottenuto il maggior numero di voti validi. Non è previsto invece, come accade nelle elezioni amministrative, un ballottaggio nel caso in cui nessun candidato arrivi ad ottenere la maggioranza assoluta dei consensi. Non è ammesso neanche il voto disgiunto: non si potrà cioè votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e poi per una delle altre liste a lui non collegate.
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