In Italia i poveri sono odiati al posto che essere aiutati ma questo è un problema per tutti

In Italia da un po’ di anni è avvenuto un vero e proprio mutamento culturale e sociale.

Il nostro paese ha solide radici cristiane ma a queste solide radici cristiane nell’arco del ventesimo secolo si sono anche affiancate robuste ideologie sociali che hanno arricchito la cultura italiana di un senso di solidarietà come un valore veramente imprescindibile.

I poveri sono odiati
I poveri sono odiati (MeteoWeek)

Eppure i neoliberisti nel corso degli ultimi decenni e soprattutto degli ultimi anni sono riusciti ad operare una trasformazione culturale radicale nella coscienza del paese. Oggi gli italiani hanno completamente smarrito il senso della solidarietà sociale. Un tempo se una famiglia finiva in difficoltà veniva aiutata sia dalle persone amiche che dai familiari e sia anche dallo Stato.

Il neoliberismo a cancella la solidarietà e l’umanità

In effetti il sistema sanitario nazionale e in generale lo stato sociale italiano erano piuttosto avanzati. Ma da quando negli anni ’90 ha cominciato ad imporsi il neoliberismo chi è in difficoltà è stato attaccato e stigmatizzato come una sorta di parassita dello stato. La conseguenza di tutto ciò è che oggi i poveri in Italia non beneficiano più di nessun aiuto.

I poveri sono odiati
I poveri sono odiati (MeteoWeek)

Il reddito di cittadinanza viene fortemente tagliato nel 2023 e sparirà nel 2024 ma in generale una famiglia che sia in difficoltà concretamente non può richiedere nessun tipo di aiuto e di bonus. Con la durissima recessione che si annuncia nel 2023 questo appare qualcosa di veramente assurdo e drammatico. Troppe famiglie italiane già oggi sono in difficoltà e lo saranno ancora di più nell’arco di questo anno che è appena iniziato e non si riesce veramente a comprendere come potranno fare ad andare avanti senza aiuti sociali sempre più forti.

E’ sparita la sensibilità nei confronti di chi ha bisogno

E impressionante vedere come la sensibilità italiana nei confronti di chi sia in difficoltà sia mutata in modo così radicale in questi ultimi anni, ma la disgregazione sociale che questo individualismo estremo porta con sé e assai pericolosa. Vivere in una società che se ne infischia di chi finisce in difficoltà è assolutamente terribile.

Infatti come ci hanno insegnato sia il Covid che l’inflazione, anche famiglie estremamente benestanti ed aziende molto floride possono di colpo ritrovarsi in gravi difficoltà. La ruota può girare per tutti e finire in difficoltà è una condizione che purtroppo nel mondo sempre più spietato di oggi minaccia tantissime persone.

Dobbiamo scegliere bene in che Paese vogliamo vivere

Noi possiamo scegliere di vivere in un sistema che ci toglie l’ansia per il futuro perché ci garantisce comunque il minimo per andare avanti oppure possiamo scegliere di vivere in un sistema animalesco nel quale sopravvive soltanto il più forte. Dobbiamo scegliere bene in quale sistema preferiamo vivere perché se il nostro stato sociale è soltanto una scatola vuota e non soccorre chi è in difficoltà, non solo la società si destabilizza ma tutti noi rischiamo di non avere un salvagente che magari un domani potrebbe esserci assolutamente fondamentale.

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