Caro carburanti, amenti choc: fino a 2,5 il diesel in autostrada

Rincari giganteschi per benzina e diesel per chi viaggia, la scadenza del taglio delle accise fa schizzare i prezzi dei carburanti che erano stati calmierati dal Governo Draghi, l’attuale esecutivo doveva ragionare prima su questo problema. Ora è tardi. 

La fine delle festività natalizie ha portato una brutta sorpresa a milioni di automobilisti italiani che hanno visto un aumento sconsiderato dei prezzi dei carburanti nei distributori, in particolare nelle autostrade e nel servito alle pompe. Il Governo Meloni ha ignorato la scadenza del taglio delle accise che era stata varata dall’esecutivo di Draghi previsto per il 31 dicembre portando tutti i carburanti a quasi 2 euro al litro con punte in alcune zone di 2,5 euro.

Per fare qualche esempio sull’autostrada A1 che collega Roma a Milano si può spendere fino a 2,392 euro al litro per la benzina e 2,479 euro per il diesel, sull’Autostrada A4 Brescia-Padova invece la benzina arriva a 2,384 euro al litro, il diesel 2,449 euro al litro. Nell’isola di Vulcano in Sicilia, il gasolio ha raggiunto quota 2,349 euro al litro mentre la benzina è a 2,239 euro, alla Maddalena in Sardegna, la benzina sale a 2,087 euro al litro, 2,229 euro il gasolio, a Ischia un litro di verde costa oggi 2,054 euro, il diesel vola a 2,104 euro.

LA DENUNCIA DELLE ASSOCIAZIONI

Dal Codacons fanno sapere che “i prezzi dei carburanti sembrano fuori controllo, e dopo lo stop al taglio delle accise si assiste a forti incrementi dei listini alla pompa in tutto il territorio, la cui entità non sembra in alcun modo giustificata dall’andamento delle quotazioni petrolifere – dice il presidente Carlo Rienzi -. Per tale motivo abbiamo presentato un esposto a 104 Procure di tutta Italia e alla Guardia di Finanza, chiedendo di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini“.

Assoutenti denuncia “Attualmente il nostro Paese, con una media di 1,891 euro al litro, occupa la terza posizione in Ue per il prezzo più alto del gasolio, dietro solo a Svezia e Finlandia, mentre siamo al quarto posto per la benzina (1,827 euro al litro). Prima del rialzo delle accise l’Italia era al dodicesimo posto in Europa per il diesel, al decimo per la benzina. Se si considerano solo le imposte, l’Italia occupa il primo posto in classifica per la tassazione sul gasolio, con ben 0,958 euro di tasse su ogni litro di diesel. Rispetto alla media europea, gli italiani pagano un litro di benzina 24,8 centesimi di euro in più, +24,2 centesimi il gasolio“.

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