Epifania, Federalberghi: oltre cinque milioni gli italiani in viaggio

La stima proviene da un’indagine di Federalberghi, secondo la quale nella quasi totalità dei casi la meta della vacanza sarà l’Italia.

Pochi gli italiani che decideranno invece di festeggiare l’arrivo della Befana all’estero.

In totale gli italiani che si metteranno in viaggio nei giorni dell’Epifania, il 6 dicembre, saranno 5 milioni e 164 mila. Una stima che proviene da un’indagine di Federalberghi. Secondo i dati della federazione degli albergatori, nella quasi totalità dei casi (il 97,7%) la meta designata come destinazione delle proprie vacanze sarà l’Italia. Soltanto nel 2,3% dei casi invece gli italiani opteranno per una vacanza fuori dai confini nazionali.

Ma anche per chi rimarrà in Italia, in generale non ci si sposterà molto lontano da casa. La meta privilegiata dei viaggi resterà la propria regione di residenza (nel 68,6% dei casi) o una regione vicina (29,1%). Tra gli italiani vacanzieri, 1 milione e 868 mila si metterà in viaggio soltanto nel periodo dell’Epifania, mentre 242 mila saranno già in movimento a partire da Capodanno. Sono 3 milioni e 54 mila invece quelli che hanno programmato di fare una vacanza lunga, cioè che abbraccia tutto l’arco delle festività, da Natale (25 dicembre) all’Epifania (6 gennaio).

Quanto spenderanno i vacanzieri

Per chi andrà in vacanza soltanto nel periodo dell’Epifania, sarà circa di 3,3 notti la durata media delle ferie, per una spesa pro capite totale (che comprende trasporto, vitto, alloggio, divertimenti) che si aggira attorno a 572 euro. Più costosa naturalmente la spesa pro capite per chi viaggia all’estero (875 euro) rispetto a chi rimane in Italia (567 euro).

Nel 44,3% dei casi i vacanzieri sceglieranno di alloggiare in albergo, mentre il 29,5% degli italiani che si sposteranno la faranno per andare a casa di parenti o amici. Quanto ai motivi principali della vacanza, per la maggior parte saranno la ricerca di relax e riposo. Ma non manca chi vuole prendersi qualche giorno per passeggiare (33,0%), visitare monumenti (22,7%) e musei (18,2%) oppure per andare ad assistere a spettacoli musicali (14,8%).

Un turismo che cambia

La percezione, davanti all’analisi dei dati emersi dalla ricerca è che “il turismo italiano stia cambiando”, osserva il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.

“Oggi i nostri concittadini mostrano di avere delle priorità: viaggiare sì, ma in modo intelligente, rifuggendo da situazioni di stress eccessivi. Far bene la vacanza fa bene alla vacanza – sottolinea Bocca – nel tentativo di tornare ad essere spensierati. In questa ottica leggo la scelta di restare in luoghi di prossimità e di soggiornare in albergo. Nel complesso potremmo dire che si chiude in bellezza, se non ci fosse però quel 34% di persone che ridurrà la durata del viaggio a causa degli aumenti divenuti insostenibili. Sono questi i veri nemici del turismo e di tutta la sua filiera. Se c’è un’urgenza nel nostro comparto, e lo gridiamo a gran voce, è quella di porre un freno ai rincari”.

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