Muore 90enne, nessuno vuole organizzare il funerale:«Era insopportabile»

Mario Bressan è morto a 90 anni, senza familiari e amici con cui non aveva più rapporto da tempo, e a oltre due settimane dalla morte nessuno vuole organizzare le esequie. Il Comune è pronto a occuparsene

Mario Bressan, 90 anni, si era da tempo isolato, tagliando i rapporti con amici e familiari. L’uomo è morto il 13 dicembre 2022 a Grantorto (Padova). Quando ha perso la vita, l’uomo era in casa, solo.

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La sua badante, che si prendeva cura di lui da qualche anno, lo aveva trovato in fin di vita in casa. La badante gli era stata assegnata dal Comune, che si occupava di lui tramite gli assistenti sociali. Una storia di solitudine, come ce ne sono molte in effetti, ma a cui va a sommarsi anche il fatto che nessuno vuole occuparsi di organizzare i funerali dell’uomo.

L’uomo abitava solo da anni e versava in grandi difficoltà dal punto di vista economico, ma aveva dei familiari, in particolare tre figli, e anche parenti lontani. Chi lo conosceva, ha raccontato, come riporta Il Mattino, che era un uomo “insopportabile”, mentre anche chi dice che era un uomo problematico.

Per evitare che l’uomo si isolasse, dopo essersi separato da sua moglie, il Comune aveva disposto un piano per lui, dandogli assistenza dai servizi sociali, che però non hanno potuto aiutarlo a riallacciare i rapporti con i suoi familiari. Dopo il decesso, nessuno si è recato in ospedale.

La salma dell’uomo, 90 anni, dopo oltre due settimane, si trova ancora in obitorio, in attesa che vengano organizzate le esequie. «Mario era malvisto da tutti, si atteggiava, era arrogante,  non pagava le spese condominiali, non portava fuori i rifiuti, non rispettava le regole», ha detto un compaesano dell’uomo.

Prima della pensione, Bressan era dipendente di una banca, ma col tempo ha avuto serie difficoltà economiche, al punto da dover mettere all’asta la sua macchina. Ecco perché il Comune di Grantorto si è attivato per supportare l’anziano, come ha raccontato l’assessore al social Giannina Martini.

Martini ha raccontato che il Comune ha contattato «la direzione dell’ospedale per capire come stiano le cose e abbiamo capito le ragioni dello stallo. Nel caso i familiari non intendano occuparsi dell’addio del novantenne, siamo pronti a metterci a disposizione per garantire una degna sepoltura a Mario», ha chiosato.

 

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