Nei primi giorni di questo nuovo anno già ci sono numerose segnalazioni di violenze in casa o ritorsioni a causa di relazioni terminate. Ecco cosa sta accadendo
Anche nei primi giorni di questo 2023 stanno pervenendo alle forze dell’ordine parecchie segnalazioni di violenze tra le mura domestiche oppure aggressioni per relazioni amorose giunte al capolinea.
A Frosinone, un uomo ha cercato di far esplodere una bomba carta contro la compagna che era scappata a causa dei maltrattamenti subiti, mentre ad Alessandria, una donna è rientrata nella propria abitazione dopo essere finita in ospedale a causa delle violenze subite dal suo ex e si è ritrovata l’uomo di fronte.
Giovedì scorso, di prima mattina, i carabinieri hanno arrestato un uomo campano di 38 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, a causa di perpetrati maltrattamenti nei confronti della sua compagna, al punto da causarle una forte ansia, finché non si è fatta forza ed è fuggita per rifugiarsi da alcuni suoi parenti.
L’uomo, quando si è reso conto che la compagna non era più a casa si è infuriato e si è recata a casa dei familiari che l’hanno ospitata, ha preso una bombola con GPL e ha cercato di farla scoppiare.
Per fortuna, i carabinieri, che sorvegliano tutto il giorno la zona, sono arrivati in pochissimo tempo, lo hanno bloccato e hanno messo in sicurezza l’area circostante. Hanno poi condotto il 38enne in carcere in attesa che venga sentito dai magistrati di Cassino (Frosinone).
Ma non è tutto. Ad Alessandria, invece, l’ex compagno di una donna che da costui avrebbe subìto maltrattamenti, tra cui rapina, minacce di morte, abuso sessuale e lesioni, l’ha attesa in casa, quando la donna ha fatto ritorno dal nosocomio. L’uomo aveva fatto riprodurre le chiavi, prima di ridargliele. Le grida della donna quando ha visto il suo ex sono state udite dagli agenti di polizia che l’avevano riportata a casa.
I poliziotti sono dunque intervenuti. La donna si era fatta scortare a casa dai poliziotti per riprendere una serie di effetti personali e trasferirsi per un po’ dal padre, per non restare sola e per il timore che l’uomo potesse tornare. Udite le grida della donna, gli agenti hanno fatto irruzione e hanno visto l’uomo sul divano.
L’uomo avrebbe reagito in modo violento, tant’è che avrebbero dovuto usare il taser per fermarlo e condurlo in carcere. L’uomo è accusato di stupro, atti persecutori, maltrattamenti, e resistenza a pubblico ufficiale.
Gli agenti di Oristano hanno messo le manette a un uomo di 47 anni per aver offeso e minacciato di morte, anche brandendo coltelli di fronte ai figli piccoli, la sua compagna. I poliziotti lo hanno fermato e ora l’uomo è in carcere.
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