I magistrati hanno ipotizzato che le parole del piccolo abbiano potuto innescare la reazione violenta del “nonno” che lo ha ridotto in gravi condizioni.
Una violenza che gli investigatori non riescono a spiegarsi, quella avvenuta qualche giorno fa ai danni del piccolo Ryan, 6 anni, a Ventimiglia (Imperia).
La bistecca impanata cucinata dalla nonna del bambino era pronta e la donna chiama il nipotino per mangiare, ma il compagno della donna, 75 anni, va a cercare il piccolo con un bastone in mano, per poi recarsi dal padre di Ryan con il figlio in fin di vita in braccio, e portato subito in ospedale in gravi condizioni, al Gaslini di Genova.
Il padre del piccolo Ryan non riesce a trovare una spiegazione a quanto occorso, tant’è che sui social ha espresso tutta la propria frustrazione nei confronti di quell’uomo che rappresentava, per il figlio, un nonno acquisito.
Nonni sotto inchiesta
La nonna e il compagno sono finiti nel registro degli indagati come disposto dalla procura di Imperia, in quanto si tratta di una vicenda con molti punti oscuri, su cui sarà necessario fare luce al più presto. Troppi pezzi mancano per ricomporre il quadro della situazione. Da quanto avrebbe raccontato il “nonno”, le bastonate al nipote sarebbero scaturite da una ennesima disobbedienza del piccolo Ryan.
Le parole del fratello minore di Ryan
Ma non è tutto, perché a sostenere l’ipotesi degli investigatori, entrerebbero in scena le parole del fratello più piccolo di Ryan, che ha 5 anni e che potrebbero andare a rafforzare un grave sospetto, ossia che la violenza sia partita da alcune parole pronunciate dai bimbi, e forse proprio dal bimbo picchiato.
L’ipotesi più agghiacciante è quella che nessun genitore vorrebbe mai vedersi paventare, ossia quella di eventuali abusi sessuali, violenze che l’uomo avrebbe potuto compiere nei confronti del bambino o di entrambi i bambini. Per ora, chiaramente, resta un’ipotesi.