La donna, senegalese, era con la figlia 11enne. Al nosocomio le avevano diagnosticato una leggera frattura, ma 48 ore dopo è morta per un infarto
Una donna di 48 anni senegalese è stata investita sulle strisce pedonali da una limousine che le avrebbe causato una frattura alle vertebre lombari, che i medici del pronto soccorso avrebbero considerato non grave, al punto da dimetterla con prognosi di un mese.
Ma a due giorni da quell’incidente, le condizioni della 48enne senegalese si sono aggravate. È ritornata quindi in pronto soccorso dopo una forte crisi respiratoria, e ha perso la vita per un infarto in poco tempo. Su quanto è accaduto è stata disposta un’autopsia dalla procura di Busto Arsizio, per capire bene cosa è accaduto.
La procura, infatti, vuole vederci chiaro e accertare se tra l’episodio dell’investimento avvenuto due giorni prima, il 23 dicembre, e la morte della donna possa esserci un legame. La donna, Magatte Sow, è stata investita da una limousine, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali con sua figlia di 11 anni a Nerviano (Milano).
A investire la donna è stato un uomo di 61 anni che si è fermato immediatamente prestandole soccorso e facendo scattare l’allerta. Madre e figlia sono state soccorse dall’ambulanza, con codice giallo, in quanto pare che le loro condizioni non fossero particolarmente gravi. Vengono poi accompagnate al nosocomio di Legnano dove i medici diagnosticano una «frattura delle vertebre lombari senza lesioni del midollo», mentre la figlia è sotto osservazione nel reparto pediatria.
Per quanto concerne il conducente della limousine, con molta probabilità è stato un attimo di distrazione, in quanto dalle analisi non risulta assunzione di alcol o stupefacenti. Tuttavia, la donna ha continuato ad avvertire un certo malessere, in quanto la frattura le ha dato difficoltà di respirazione.
Il 25 dicembre il marito ha contattato un’ambulanza che ha portato la donna al nosocomio di Legnano in gravi condizioni e lì purtroppo la donna è spirata per un infarto.