Striscia la Notizia: ecco i trucchi dei medici “acchiappazienti” per allargare la platea degli assistiti

L’inviato del tg satirico porta alla luce un malcostume diffuso e i trucchetti di alcuni medici di base per ampliare il numero dei pazienti.

La cosa è resa possibile da un ingegnoso stratagemma che prevede falsi ricongiungimenti familiari. Per aggirare la soglia dei 1.500 assistiti.

Medici di base che “acchiappano pazienti” grazie a escamotage che permettono loro di ampliare la platea degli assistiti. Aggirando così la soglia massima dei 1.500 pazienti e far così lievitare i propri incassi. Lo ha documentato un servizio di Luca Abete, inviato di “Striscia la notizia”. Che ha raccontato come molti medici si servano di trucchetti per superare il numero massimo di 1.500 assistiti.

Nel servizio trasmesso nella puntata di ieri, mercoledì 28 novembre, il popolare inviato di “Strisci” ha incontrato con una telecamera nascosta alcuni medici di base del Sud Italia. Che hanno ammesso di aver fatto uso della pratica del falso ricongiungimento famigliare. Il medico, in pratica, consiglia ai suoi pazienti di fare una falsa dichiarazione per affermare di volersi trasferire presso un altro medico di base che avrebbe in cura dei familiari. In questo modo, con la scusa di ricongiungersi a dei parenti stretti, il medico allargherebbe in maniera lecita la platea dei propri assistiti, superando il tetto previsto di 1.500 pazienti.

Le reazioni brusche dei medici “pizzicati”

Luca Abete, storico inviato del tg satirico Striscia la Notizia – Meteoweek

I medici “beccati” da Abete tuttavia hanno negato con forza, una volta raggiunti dall’inviato del telegiornale satirico, quanto aveva ammesso soltanto poche ore prima credendo di non essere ripresi. In più hanno pure minacciato Abete.  “Io, purtroppo, il limite di pazienti l’ho superato”, aveva riconosciuto uno dei medici contattato da un attore di “Striscia la notizia”. E aveva spiegato il “trucchetto” che gli permetteva di continuare ad accettare assistiti (naturalmente per incassare di più) se parenti di altri pazienti, anche se non è necessario indicare chi sia il parente. Dato che è permesso il ricongiungimento tra famigliari, in questo caso basta simulare di voler raggiungere un parente già assistito.

Ma quando si è presentato Abete, lo stesso medico ha negato categoricamente ogni cosa, anche in maniera brusca. Lo stesso ha fatto una dottoressa che precedentemente, convinta di non essere ripresa, aveva detto: “Io sono strapiena. Ho più di 1.600 pazienti”. E poi aveva pure rivelare la “furbata” per superare il limite: “Diciamo che lei è già stato mio assistito in passato, oppure che avete parentele strette con un altro mio assistito, in modo da riunire il nucleo familiare”. Come si dice, fatta la legge trovato l’inganno.

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