Nel nostro Paese si registra una incredibile ondata di caldo nel 2022, con un inverno come non si era mai visto. Nel resto del mondo invece le incredibili gelate stanno facendo numerose vittime.
Il cambiamento climatico continua a sconvolgere l’ambiente e le giornate di tutta la popolazione mondiale. Mentre negli Stati Uniti si registra un gelo artico che sta provocando numerosi morti, in Italia invece le temperature sono ben al di sopra della norma con un caldo che non si registrava così intenso da ben 222 anni, ovvero da quando sono iniziate le rilevazioni. Almeno fino a capodanno le temperature rimarranno decisamente più alte dei soliti inverni.
L’Istituto per le scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) monitora la situazione e afferma che ci sarà un record di temperature massime e medie in questo folle inverno. “Il trend delle temperature dei primi 11 mesi dell’anno sembra essere confermato da dicembre — afferma l’esperto Giulio Betti di Lamma-Cnr —. Tra gennaio e novembre, rispetto alla base climatologica del periodo 1991-2020, l’anomalia a livello nazionale è stata in media di +1,06 gradi con punte di 1,38 a Nord, 1,01 al Centro e 0,85 al Sud“.
“L’Italia si è riscaldata di 1,8 gradi negli ultimi 40 anni — ricorda Betti — e mai come quest’anno sono ‘dimagriti’ i ghiacciai sulle Alpi. Il 2022 è stato particolare per via di fenomeni come La Niña che ha prodotto un effetto rinfrescante e di rallentamento del riscaldamento globale ma ha generato eventi estremi persino all’interno degli stessi cambiamenti climatici. Non escludo che quando tornerà a sprigionare i suoi effetti El Niño, il fenomeno opposto alla Niña, l’aumento delle temperature, su scala globale, potrà essere maggiore del 2022“.
“Le anomalie rispetto alla base climatologica 1991-2020 sono state sempre positive a eccezione del 2004, 2005, 2010 e 2013” fanno sapere da Ispra. Una condizione che sta creando anche delle difficoltà economiche ai coltivatori che stanno subendo danni per circa sei miliardi di euro, stando a quanto afferma Coldiretti.
IL RESTO DEL MONDO
Nel resto del pianeta a situazione non è migliore. In Giappone si registra un forte gelo con 17 vittime e molti feriti dovuti alle incredibili nevicate che stanno colpendo il Paese. “La differenza avviene perché l’Italia e l’Europa, sono un hot spot dei cambiamenti climatici: siamo prossimi a zone favorevoli a grandi flussi di calore. Per questo si sono avuti anche eventi estremi che storicamente capitano nel Nord America” continua Betti.
“Sono le conseguenze — afferma Bernardo Gozzini, direttore del Lemma-Cnr — del jet-stream, la naturale circolazione d’aria ad andamento sinuoso che a 9-12 km di altitudine attraversa il Pianeta, influenzando il posizionamento dei sistemi di alta e bassa pressione. Nel caso specifico, l’intensità del jet-stream può essere stata influenzata, a sua volta, dai cambiamenti climatici, determinando temperature molto basse negli Usa o nella penisola scandinava e miti nel bacino del Mediterraneo a causa del richiamo d’aria di origine nordafricana“.