In fiamme l’auto del fratello di Marouan Naimi, il giovane 22enne che provocò l’incidente di Alessandria e la morte di 4 ragazzi. La sua famiglia avrebbe ricevuto diverse minacce. Indaga la polizia.
Quattro ragazzi hanno perso la vita in provincia di Alessandria ormai quasi tre settimane fa, nella notte tra sabato 10 e domenica 11 dicembre. Il mezzo sui cui si trovavano si è schiantato senza lasciargli scampo, in un assurdo tentativo di seminare i carabinieri che volevano fermarli. Il gruppetto di giovani stava rientrando a casa dopo una serata passata in discoteca.
A finire in manette l’autista del veicolo, Marouan Naimi: il 22enne di origini marocchine è infatti ora agli arresti domiciliari per l’incidente stradale avvenuto sulla provinciale per Cantalupo. L’accusa è quella di omicidio stradale aggravato. Ma non si dipana la rabbia degli amici e dei famigliari delle vittime. E in un clima di tensione generale, c’è chi ha pensato di minacciare il fratello del 22enne marocchino.
Data la situazione, nel corso del suo breve ricovero in ospedale le forze dell’ordine hanno piantonato il 22enne per evitare ritorsioni e vendette da parte del centinaio di amici e familiari hanno stazionato per diverso tempo davanti il nosocomio. C’è chi avrebbe ceduto alla rabbia, chi avrebbe voluto farsi giustizia da solo, così come c’è stato anche chi avrebbe tentato di raggiungere la stanza del ricoverato, per punirlo. Necessario in questo caso l’intervento delle forze dell’ordine.
Tante le minacce ricevute da Marouan Naimi, ora agli arresti domiciliari per l’incidente stradale avvenuto l’11 dicembre scorso. Ma nel mirino della rabbia collettiva è finito anche suo fratello: qualcuno, per vendetta, avrebbe dato fuoco alla sua auto. L’episodio si è verificato sempre ad Alessandria, città dove risiedono i due fratelli. Come riportato dalle fonti, ad intervenire tempestivamente per domare le fiamme sono stati i vigili del fuoco. Ora, però, gli agenti di polizia stanno vagliando l’ipotesi di un atto doloso, e stanno dunque lavorando per risalire ai responsabili.
Nel frattempo, l’abitazione del 22enne è tenuta sotto stretto controllo da parte delle forze dell’ordine. Già nelle scorse notti, infatti, i famigliari avrebbero segnalato ai carabinieri di aver ricevuto alcune minacce al citofono. La preoccupazione maggiore, da parte degli inquirenti, è che qualcuno possa cercare di farsi giustizia da solo.
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