In Uganda la poligamia è legale ma l’uso dei contraccettivi è mal visto, non è raro quindi vedere famiglie straordinariamente numerose. Un uomo però si è reso conto delle difficoltà economiche e ha deciso di andare controcorrente.
102 figli e 568 nipotini, decisamente tanti per qualunque persona. Per questo motivo Musa Hasahya, un uomo di 67 anni che vive in Uganda, ha deciso di dare un “freno” e ha chiesto alle proprie mogli di iniziare a prendere un anticoncezionale in pillola. Sì, perché Musa è poligamo, pratica consentita nel Paese, ma le sue finanze non gli permettono di allargare ulteriormente la sua già incredibilmente numerosa famiglia.
“Il mio reddito è diventato sempre più basso nel corso degli anni a causa dell’aumento del costo della vita e la mia famiglia è diventata sempre più grande – raccontato l’uomo in una intervista a un giornalista -. Ho sposato una donna dopo l’altra, ma adesso è diventato difficile sfamare tutta“. Dei suoi figli, il più giovane ha sei anni mentre il il più grande 51. A fargli eco è Zulaika, madre di 11 dei figli di Musa nonché la moglie più giovane del padre da record: “Non avrò più figli. Siamo in una brutta situazione finanziaria, ora sto prendendo la pillola anticoncezionale“.
Il problema è che in Uganda c’è una scarsa considerazione degli anticoncezionali in quanto il sesso non finalizzato alla procreazione è malvisto, senza contare che quello fuori dal matrimonio è considerato una vera e propria trasgressione, per questo motivo non è raro vedere famiglie estremamente numerose, dato anche il fatto che la poligamia nel Paese è piuttosto diffusa.
LA POLIGAMIA IN UGANDA
Secondo un censimento del 2014, in Uganda circa l’8,3% delle donne di età pari o superiore a 18 anni sono attualmente sposate o convivono in una relazione poligama. L’Uganda è una delle poche nazioni a prevalenza cristiana a riconoscere legalmente le unioni poligame insieme alla Repubblica del Congo, allo Zambia e alla Repubblica Centrafricana.
Le madri però rimangono spesso sole e schiacciate da una società maschilista. Gli uomini infatti non si occupano di crescere i figli e non vogliono che le loro mogli usino contraccettivi. Ci sono stati numerosi tentativi di bandire la poligamia nel Paese, il primo dei quali è stato nel 1987, sebbene nessuna delle proposte attive sia passata. La poligamia è stata contestata alla corte costituzionale in una petizione presentata da una delle principali città ugandesi.