Una chat su WhatsApp con le “pagelle” al fisico delle colleghe della scuola di specializzazione in medicina d’urgenza.
Scoppia la polemica quando alcune specializzande si sono accorte della cosa. Il direttore ha preteso le scuse degli autori dei commenti e dai creatori della chat. Ma potrebbe non essere finita qui.
Una settimana fa era scoppiata la polemica per il caso della chat «sessista» all’Università di Palermo, con tanto di classifica “hot” delle dottorande. Adesso un caso simile tocca anche all’Università di Modena e riguarda la Scuola di Medicina. Dove è spuntata fuori un’altra chat con voti, giudizi e apprezzamenti vari sul fisico e sull’avvenenza delle colleghe dottorande.
Stavolta però il rettore ha deciso di giocare d’anticipo. Così si è mosso subito facendo partire un’indagine interna sull’accaduto.
Le “pagelle” alle specializzande nel gruppo WhatsApp
Stando a quanto si è saputo, a creare la chat – dal titolo inequivocabile – sarebbero stati alcuni specializzandi. Le “pagelle” alle dottorande su WhatsApp in breve tempo hanno cominciato a circolare, girando di telefonino in telefonino. Finché non sono arrivate almeno a una delle dottorande diventate oggetto, a loro insaputa, dei giudizi della chat. Così è partita la segnalazione del fatto al docente e direttore della scuola per chiedere la rapida adozioni di provvedimenti adeguati.
Nella chat circolavano veri e propri risultati di “esami” sull’aspetto fisico delle giovani dottorande. Con tanto di giudizio alla stregua appunto di un voto di esame. In più sembra che i commenti fossero anche accompagnati da foto e immagini prese dai social delle giovani specializzande più o meno apprezzate dagli autori dei commenti.
Non è chiaro ancora da quando e quanto a lungo sia andata avanti la faccenda dei voti alle specializzande. Chiaro invece dove è scoppiato il caso, vale a dire all’interno della scuola di Medicina d’Urgenza di Modena. Tutto è nato quando le giovani dottorande sono venute in contatto con la chat o ad ogni modo on alcuni dei contenuti condivisi tra gli iscritti e che le riguardava a loro insaputa.
Le scuse dopo l’indagine del diretore
Altra cosa certa è che oggi la chat incriminata ha cessato di esistere. L’ha fatta chiudere il direttore della scuola dopo aver convocato i creatori del gruppo e gli autori dei commenti. I quali, dopo l’inevitabile sgridata, si sono scusati con le loro colleghe promettendo di non ripetere più cose del genere.
A quel punto il docente, facendo proprio anche il punto di vista di alcune dottorande desiderose di evitare conseguenze peggiori per i colleghi che si erano resi protagonisti della bravata sui social, ha scritto a tutti i frequentanti per esprimere il suo rammarico per quanto accaduto e al tempo stesso l’auspicio che episodi simili non si ripetano più. Adesso però a decidere su eventuali provvedimenti spetterà al rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia.