Gaia, gli ultimi sms prima di sparire nel nulla: «Scusa per tutto, addio».

Dall’analisi del telefono della ragazza e dai tabulati telefonici emerge la figura di una ragazza che stava soffrendo per la fine del rapporto con il suo ex. Più volte ha scritto di voler andar via

Gaia Randazzo, giovane scomparsa mentre si trovava sul traghetto La Superba che da Genova era diretto a Palermo, potrebbe essersi suicidata. Questa ipotesi, dalle indagini finora eseguite, starebbe prendendo forza dopo l’esame del cellulare della ventenne.

Gaia Randazzo-meteoweek.com
Gaia Randazzo-meteoweek.com

A Chi l’ha visto?, programma di Rai 3 condotto da Federica Sciarelli, viene mostrato un messaggio che la ragazza non avrebbe mai mandato al suo ex ragazzo, in cui c’era scritto:«Ti amo, scusa per tutto 3:28 Addio (Chiamatelo)». L’ipotesi della procura che la giovane possa essersi uccisa buttandosi in mare, si starebbe dunque rafforzando.

I messaggi sul telefono di Gaia

A rafforzare l’ipotesi degli inquirenti di Palermo è in particolare una nota, scritta dalla ragazza il giorno prima di partire, e poi modificata la sera a bordo della nave:«È colpa di tutti e di nessuno allo stesso tempo. Non importa, alla fine moriremo tutti». E ancora un’altra frase comparsa in un filmato: «Io ti amo e proprio per questo me ne vado, perché non sei felice con me. Spero che trovi qualcuno che ti dia l’affetto giusto».

Questi messaggi, venuti fuori dall’inchiesta che sta andando avanti, avrebbero l’aspetto di un addio e sarebbero stati scritti poche ore prima che la ragazza sparisse nel nulla. In studio, durante la trasmissione, ci sono anche i genitori della ragazza, che sono convinti che la loro figlia non si sarebbe suicidata.

Dai tabulati emergono turbe sentimentali, dato che avrebbe eseguito 45 telefonate whatsapp (forse interrotte perché non c’era rete) al suo ex fidanzato, tra le 21:50 e le 22:30. Il giovane, sentito dalla conduttrice della trasmissione, ha raccontato di non essersi mai reso conto di niente di strano.

Ha anche aggiunto che non gli è mai parso che la ragazza potesse essere depressa, dice di averla sentita la sera che è sparita, ma di non aver parlato con lei di nulla che possa essere ritenuto rilevante. Spiega che si erano accordati per sentirsi al suo ritorno per decidere cosa fare:«Quando ho saputo di Gaia sono morto».

Neppure i suoi familiari sospettavano che vivesse dei tormenti e che affermano che se avessero saputo di quello che stava vivendo a livello interiore non l’avrebbero mai mandata in viaggio da sola.

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