Argentina, tifosi in delirio per la vittoria mondiale: Buenos Aires devastata dalla folla oceanica in festa

Una marea immensa di tifosi argentini in festa ha sfilato per le strade della capitale argentina per festeggiare la vittoria in Qatar.

Ma la festa sfrenata di milioni di supporter ha lasciato dietro di sé un bilancio pesante di danni a persone e cose.

Argentina in delirio per la vittoria mondiale della Nazionale capitanata da Leo Messi. Una folla sterminata ha invaso Buenos Aires trascinata dall’euforia per un trionfo atteso dal 1986, quando a deliziare i tifosi argentini era stato un certo Diego Armando Maradona.

Così più di quattro milioni di persone si sono riversate per le strade della capitale, in una sorta di danza dionisiaca, irresistibile e contagiosa, debordante. I giornali hanno parlato di una «locura ‘Mundial’», una follia da Mondiale. Che però ha presentato un conto pesante alla fine. Si parla infatti di due tifosi morti e di un altro (precipitato a terra mentre cercare di lanciarsi sul bus della squadra argentina) del quale ancora non si sa nulla. Un bambino di cinque anni è finito in coma. Poi ci sono almeno quattordici arresti per violenze, le svariate denunce per aggressioni, rapine e furti d’auto. Non sono mancati nemmeno i cassonetti incendiati, coi vandali ad appiccare falò. Le forze dell’ordine hanno avuto il loro daffare, con un lancio di sassi e scontri.

Una massa straripante per le strade di Buenos Aires

Una giornata di folle divertimento da parte di una folla oceanica che ha lasciato dietro di sé tracce da cronaca nera. La massa straripante di persone inebriate dal trionfo della Seleccion in Coppa del Mondo ha attraversato ogni centimetro di Buenos Aires, riempiendo praticamente ogni angolo dall’aeroporto fino a Plaza de Mayo e all’Obelisco, costringendo la polizia a un super lavoro e le autorità a cambiare in corsa il protocollo.

Inizialmente era previsto che il pullman con la squadra di Scaloni a bordo arrivasse nel cuore della capitale. Un percorso che ben presto si è rivelato impossibile, col pullman bloccato per cinque ore dopo essere uscito dallo scalo di Ezeiza.

Scene da delirio collettivo

La capitale argentina, in preda a un delirio collettivo, ha assistito a scene di euforia decisamente sopra le righe. I giocatori non si sono risparmiati lanciando banconote alla folla. Oppure, come ha fatto il portierone Emiliano Martinez, si sono messi a irridere pesantemente gli avversari sconfitti (il più gettonato dagli sfottò è stato Mbappé, con un bambolotto che ne riproduceva le sembianze), L’Albiceleste così ha fatto il giro di Buenos Aires a bordo di un elicottero. Un cambio di programma dettato da motivi di ordine pubblico.

Resta il pesante bilancio di una città devastata e finta nel caos per un giorno di festa senza freni. Dove hanno perso la vita due tifosi: uno morto per strangolamento dopo essere rimasto impigliato in una bandiera incastrata nelle ruote di una moto, l’altro un 20enne precipitato dal tetto di una casa. Un altro tifoso ancora si è preso una coltellata vicino al Monumento al generale San Martín: è grave. E c’è apprensione per un bimbo di 5 anni colpito da un pezzo di marmo staccatosi da un monumento a causa della pressione della massa di tifosi: adesso è in coma in terapia intensiva.

Gestione cookie