Confermate in Appello condanne, dopo la sentenza di primo grado dell’anno scorso che si era svolta con rito abbreviato
A seguito della sentenza di primo grado svoltasi l’anno scorso con rito abbreviato, sono arrivate in Appello le conferme di condanne per 9 membri del clan dei Casamonica.
Nella sentenza di primo grado, occorsa nel 2021, i suddetti esponenti del clan avevano ricevuto condanne fino a dieci anni di carcere. Per quattro imputati è stata confermata l’accusa di associazione a delinquere di matrice mafiosa e allargata a una quinta persona imputata.
G. Casamonica ha avuto una condanna a dieci anni e due mesi. C. Casamonica a 8 anni, S. Casamonica a 7 anni, D. Casamonica a 2 anni e 8 mesi, M. D’Aguanno a tre anni e due mesi, A. Di Silvio a due anni e 8 mesi, D. Menunno, a 3 anni e sei mesi. D. Pace ha ricevuto una condanna a 6 anni, G. Filippi a 4 anni. Per quest’ultima persona c’è stato anche il riconoscimento in Appello dell’accusa di 416bis dopo che il magistrato ha presentato ricorso.
Si tratta di un sodalizio che, a detta del Tribunale di Roma nelle ragioni del verdetto di primo grado, «esercita il suo predominio sfruttando la fama criminale conquistata negli anni dall’intera rete familiare, ottenendo, grazie alla condizione di assoggettamento e di intimidazione della popolazione, prestazioni contrattuali non retribuite, servizi e pratiche non consentite (come avvenuto in occasione del funerale di Vittorio Casamonica) e, in generale, trattamenti di favore».