In base a un sondaggio lanciato dallo stesso Musk in cui chiedeva se dovesse lasciare la guida del social recentemente acquistato, gli utenti hanno risposto per il 58% di Sì e lo far dimettere da amministratore delegato.
Questa volta i social network si sono rivoltati contro Elon Musk quando gli utenti di Twitter, la piattaforma che il miliardario sudafricano ha recentemente acquistato, hanno sentenziato con un sondaggio che lo stesso Musk aveva proposto, che questo debba dimettersi da amministratore delegato della società.
Musk ha un seguito su Twitter di ben 112 milioni di follower a cui ha pensato di rivolgere la domanda, garantendo che avrebbe rispettato il risultato che ne fosse conseguito. “Stai attento a ciò che desideri, perché potrebbe verificarsi” gli aveva scritto uno degli account. E così è stato, gli utenti hanno detto con un perentorio 57,5% che dovrebbe lasciare la guida di Twitter. Hanno votato la bellezza di 17,5 milioni di utenti.
Non è chiaro se sia la sua ennesima provocazione o del suo ennesimo giochino per manipolare il mercato. Alla notizia del risultato del sondaggio, le contrattazioni pre-market di Wall Street il titolo di Tesla sono enormemente crescite. Le azioni della multinazionale Usa di auto elettriche infatti sono aumentate del 5% a 157,3 dollari.
MUSK E TWITTER
Musk del resto non agisce in maniera molto “democratica” sul social. Sebbene lo stesso imprenditore inneggi alla totale libertà sui social e abbia da poco riaperto l’account dell’ex-presidente americano Donald Trump (sospeso dopo i fatti del Campidoglio lo scorso anno), ha deciso di chiudere il profilo del reporter del Washington Post, Taylor Lorenz che ne seguiva gli spostamenti con il suo jet privato e numerosi altri profili che riteneva “inutili“. Diverse critiche sono state mosse nei suoi confronti per queste scelte, tra cui quella dell’Unione Europea che ha minacciato sanzioni contro Musk. L’editore esecutivo del Washington Post, Sally Buzbee, ha affermato che la sospensione dell’account di Lorenz “mina ulteriormente l’affermazione di Elon Musk” dal momento che intende gestire Twitter come una piattaforma dedicata alla libertà di parola. Da allora alcuni degli account sospesi sono stati riattivati.
L’ACQUISTO DEL SOCIAL
Da quando ha acquistato Twitter per l’impressionante cifra di 44 miliardi di dollari, Musk ha deciso di licenziare circa la metà dei suoi 7.500 dipendenti tra cui i suoi quattro top manager (il ceo Parag Agrawal, il direttore finanziario Ned Segal, il responsabile degli affari legali Vijaya Gadde e il consigliere generale Sean Edgett) e accumulato perdite per 4 milioni di dollari al giorno. Inoltre aveva bloccato ogni possibilità di inserire link nei tweet con collegamenti a piattaforme concorrenti come Facebook, Instagram, Mastodon e Truth Social.