Si faceva intestare veicoli in maniera fittizia attraverso una attività di facciata. Ma a usare le auto erano altri, anche pregiudicati.
Per il super prestanome è arrivata, oltre a una sfilza di denunce, anche una multa colossale. Il parco macchine che si era fatto intestare fittiziamente era arrivato a contare la bellezza di 78 veicoli.
Se esistesse un ipotetico Guinness dei primati delle truffe, potrebbe essere un serio candidato l’uomo denunciato dalla Guardia di Finanza di Como per una maxi-truffa. Per ben 78 volte infatti l’uomo ha fatto da prestanome facendosi fittiziamente intestare delle auto.
Così facendo però il super prestanome è incorso in una sfilza di reati che vanno dalla truffa aggravata ai danni dello Stato al falso in atto pubblico e intestazione fittizia di autoveicoli. Questi i reati che le Fiamme gialle hanno contestato all’uomo, originario di Como.
I finanzieri infatti hanno scoperto che l’intestatario di 78 auto portava avanti una attività commerciale che fungeva puramente da facciata. La sua vera attività infatti era quella come prestanome per una vasta clientela. Che comprendeva al suo interno anche pregiudicati e con patente sospesa oppure revocata. Tutto soggetti, in sostanza, bisognosi di avere a disposizione delle auto “pulite” da utilizzare. Col vantaggio non indifferente, per i loro traffici, d non essere rintracciabili. Evitando in questo modo la riconducibilità dei beni nell’eventualità di aggressioni patrimoniali o di pignoramenti da parte dell’amministrazione finanziaria e dell’Autorità Giudiziaria.
Una truffa sistematica
Il prestanome ha così ingannato numerose volte la Motorizzazione civile ed il Pubblico Registro Automobilistico dichiarando falsamente di essere proprietario di 78 automobili a disposizione di altri soggetti desiderosi di rimanere nell’anonimato.
Lo schema della truffa era sempre lo stesso: il prestanome forniva i propri dati anagrafici, preparando la documentazione necessaria. Così faceva intestare i veicoli alla propria ditta individuale. In questo modo si avvaleva pure di risparmi ed agevolazioni fiscali (come la totale esenzione dal pagamento del bollo auto e dal pagamento dell’imposta provinciale di trascrizione al PRA, riferita al passaggio di proprietà e riduzione dell’importo delle marche da bollo).
Maxi multa per il prestanome
I finanzieri di Como hanno appurato che tra le 78 auto intestate (tra cui Mercedes, Volskwagen, Bmw, Alfa Romeo, Jaguar e altre) al prestanome, alcune venivano usate da persone pregiudicate con precedenti penali per detenzione ai fini di spaccio di droga, indebita percezione di erogazioni pubbliche, guida senza patente, rapina aggravata, guida sotto l’influenza dell’alcool, furto, immigrazione clandestina, truffa, rissa, reati finanziari, associazione per delinquere, ricettazione, atti persecutori e violenza o minaccia a pubblico ufficiale.
Le Fiamme gialle hanno contestato al prestanome anche la violazione prevista dall’articolo 94-bis del Codice della Strada. Così l’uomo si è visto comminare una multa superiore a 160 mila euro (da 543 euro a 2.170 euro per ogni auto intestata fittiziamente). Bloccata anche l’attività commerciale di copertura, mentre le auto che ancora circolano sul territorio italiano saranno sequestrate una volta rintracciare.