Il giovane ha perso la vita in ospedale dopo 4 giorni. Il ragazzo è morto nel 2017, ecco che cosa è successo
Marco Cestaro potrebbe essere rimasto vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di persone o voleva suicidarsi? I genitori del ragazzo, all’epoca 17enne, vogliono la verità sulla morte del figlio.
Era il 2017, mese di gennaio, quando Marco fu ritrovato in agonia sui binari della stazione di Lancenigo (Treviso). Il giovane perse la vita 4 giorni più tardi. Si tratta di un caso intricato, a cominciare dalla presunta omissione di soccorso dello staff ferroviario, che non avrebbe soccorso il ragazzo mentre arrivavano i soccorritori, come riporta Il Gazzettino.
La Procura trevigiana ha citato in giudizio la capotreno M.R. Castignola, 41 anni, per ipotetica omissione di soccorso. Secondo la procura, la capotreno avrebbe omesso «di accertarsi delle reali condizioni di Marco, che era ancora in vita, e di prestargli l’assistenza attendendo l’arrivo dei soccorsi, così determinando un ritardo nell’intervento di soccorso di circa 40 minuti».
L’udienza, che si terrà tra due anni, rischia di far finire prescritto il reato, ecco perché i genitori del ragazzo, chiedono che venga anticipata, almeno per arrivare a una sentenza di primo grado. «Mi sento presa in giro, trovo tutto assurdo e sono molto delusa dalla giustizia», ha detto la madre del ragazzo.
Secondo le ipotesi della madre di Marco, il figlio non cercò di suicidarsi, ma fu picchiato selvaggiamente da un gruppo di ignoti, in quanto le lesioni riportate non erano compatibili con quelle di un treno che investe un corpo. Tra l’altro, il colpo di grazia, sarebbe stato causato da un oggetto contundente, seghettato, dalla parte destra del collo: quindi potrebbe essersi trattato di un coltello o qualcosa del genere.