Tra nuove e vecchie varianti cambiano anche i sintomi del Covid, anche sulla base dello stato vaccinale della persona contagiata.
Ecco quali sono i sintomi più frequenti e diffusi a cui fare attenzione, anche per distinguerli da quelli dell’influenza stagionale.
Il Covid-19 è mutato ancora. E col virus, conseguentemente, sono cambiati anche i sintomi che indicano il contagio. Lo afferma una ricerca (Zoe Health Study) portata avanti da un gruppo di scienziati del Massachusetts General Hospital, della Harvard Medical School e del King’s College di Londra.
La ricerca è utile per riconoscere i sintomi del Covid-19 senza fare ricorso al tampone, data la diffusione dell’influenza stagionale, e perché i sintomi del Covid-19 non sono sempre i medesimi. Cambiano infatti da persona a persona a seconda della variante del Covid e dell’immunizzazione individuale.
Sintomi del Covid: come sono cambiati
Quali sarebbero, stando all’indagine condotta dal team di ricercatori anglo-americani, i nuovi sintomi del Covid-19? I sintomi più diffusi e frequenti sarebbero questi: mal di gola, naso chiuso e starnuti. L’insorgenza di episodi febbrili si è invece di molto ridotta quanto a frequenza, ma questo non vale per tutti i contagiati dal virus.
Gli scienziati per la loro ricerca si sono avvalsi di un’app mobile con la quale hanno raccolto dati e informazioni sui sintomi più diffusi tra i pazienti positivi al Covid, anche se non è sono stati in grado di risalire alla variante che l i aveva infettati.
Ciò che sono riusciti a stabilire però è che la situazione è variabile: cambia soprattutto a seconda dell’immunizzazione, vale a dire dello stato vaccinale della persona al momento del contagio.
I sintomi in chi è vaccinato contro il Covid e non
I nuovi sintomi si manifestano infatti in maniera differente in chi è vaccinato e non. La ricerca attesta che chi ha completato il ciclo vaccinale (almeno 3 dosi) ha manifestato per lo più sintomi come mal di gola, tosse persistente, mal di testa e naso chiuso.
Chi ha avuto soltanto una dose di vaccino ha sofferto nella maggior parte dei casi di mal di testa. Atri sintomi a seguire, in ordine di frequenza, sono: naso che cola, mal di gola, starnuti frequenti e tosse persistente.
Chi invece non si è vaccinato per nulla contro il Covid, secondo l’indagine condotta dal team di ricercatori, ha riportato sintomi come: mal di testa, febbre, mal di gola, tosse, rinorrea e starnuti. Qualche volta si è verificata anche la perdita dell’olfatto.
Cerberus e Gryphon: i sintomi delle nuove varianti
Malgrado la variante Omicron5 sia ancora prevalente, Cerberus e Gryphon preoccupano gli esperti, perché avanzano molto velocemente e sembrano destinate a prevalere in inverno. Le nuove varianti colpiscono facilmente e si manifestano tendenzialmente nelle vie respiratorie alte (naso e gola).
Come sottolinea il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, «Cerberus, tende a manifestarsi soprattutto nelle alte vie respiratorie, causando sintomi simili a quelli dell’influenza, come raffreddore, tosse stizzosa e mal di gola. Fermo restando che è da capire quanto ciò sia ’demeritò di un virus meno patogeno e quanto merito dell’immunità che si è creata nella popolazione».