Cgil e Uil “invadono” Roma per lo sciopero: le richieste al Governo

Mentre in tutta Italia continua lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil, a Roma le due sigle sindacali tengono il loro comizio per protestare contro il Governo Meloni nel tentativo di modificare la legge di Bilancio 2023. Tassazione degli extraprofitti, pensione di garanzia, salario minino, investimenti su Sanità e Scuola: ecco alcune delle richieste per l’esecutivo. 

La manovra non affronta i problemi del Paese. La gente non arriva alla fine del mese, i salari sono tra i più bassi d’Europa, i livelli di precarietà sono altissimi, i giovani sono costretti ad andarsene dal Paese, c’è un’evasione fiscale che è la più alta d’Europa“. Con queste parole ha esordito Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, al comizio che si sta tenendo in questo momento a Roma al culmine della giornata di sciopero generale dei lavoratori per protestare contro la legge di Bilancio 2023 varata dal Governo Meloni.

Allo sciopero ha aderito anche la Uil, le due sigle sindacali lamentano l’assoluta mancanza di un intervento da parte dell’esecutivo che preveda la tassazione degli extraprofitti, oltre alla pesante riduzione del Reddito di Cittadinanza fino alla sua eliminazione, e della scarsa incidenza sugli aumenti di salari e pensioni.

E’ una scelta ben precisa” afferma Landini dal palco in piazza Madonna di Loreto. Secondo il leader della Cgil Meloni e Giorgetti, nonostante le critiche contro l’Europa, hanno creato un manovra che sa di austerità ai danni dei lavoratori. “Questa manovra non affronta questi problemi e noi stiamo chiedendo di ridurre la tassazione sul lavoro dipendente, di cancellare i voucher e non di ripristinarli, stiamo chiedendo di fare investimenti sulla Sanità, sulla Scuola e sulla Pubblica amministrazione per creare lavoro e, soprattutto, questo Governo a oggi non ha discusso con le organizzazioni sindacali” continua il segretario generale della Cgil.

NON E’ UNA MANIFESTAZIONE POLITICA

E aggiunge in polemica con il ministro Salvini È una bugia dire che questo è uno sciopero politico, che non ha niente di sindacale. Quando diciamo che questa manovra è contro il mondo del lavoro, non lo diciamo perché al governo adesso c’è la destra, ma perché guardiamo quello che hanno fatto, leggiamo quei provvedimenti e le cose che vengono avanzate e siamo doppiamente preoccupati. Questo governo dice che questa legge finanziaria ha dentro la visione di quello che vogliono fare nei prossimi cinque anni. Noi non vogliamo passare dalla visione agli incubi” ha sentenziato Landini.

LE RICHIESTE DEI SINCATI

Ma cosa chiedono in definitiva Cgil e Uil da questa manifestazione e dallo sciopero generale a cui stanno aderendo molti lavoratori in tutta Italia? Come espresso dalla nota pubblicata sul loro sito, i sindacati chiedono gli aumenti dei salari detassando gli aumenti dai contratti nazionali, chiedono di portare la decontribuzione al 5% per i salari fino a 35.000 euro per recuperare almeno una mensilità e di introdurre un meccanismo automatico di indicizzazione delle detrazioni all’inflazione (cosiddetto recupero del drenaggio fiscale).

Inoltre si chiedono nuove forme di tutela del lavoro con la revisione dei Ccnl che devono avere un valore generale e la affermazione di un salario minimo e diritti normativi universali. Cigl e Uil ritengono necessaria l’eliminazione di ogni forma di lavoro precario per un unico contratto di inserimento al lavoro con contenuto formativo; una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività.

La manovra deve essere modificata e deve prevedere maggiori risorse sulla Sanità e sull’Istruzione, con la cancellazione della legge Fornero e la possibilità di uscita flessibile dal mondo del lavoro a partire dai 62 anni, aggiungendo una pensione di garanzia per i giovani e per chi ha carriere discontinue. In ultimo, come detto in precedenza, per i sindacati è necessaria una tassazione sugli extraprofitti delle grandi aziende.

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