Cambio al vertice delle carceri: Giovanni Russo nuovo responsabile

Il ministro della Giustizia ha nominato il pm procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, a capo del Dipartimento per l’amministrazione delle carceri. 

C’è un cambio nel vertice del Dap, il dipartimento del ministero della Giustizia che si occupa dell’amministrazione delle carceri, voluto dal ministro Carlo Nordio. A gestire il settore sarà Giovanni Russo, già procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, che andrà a sostituire Carlo Renoldi, scelta che fu del suo predecessore Marta Cartabia. Russo è riuscito a superare la candidatura di nomi come Nicola Gratteri e Luigi Riello.

Renoldi, nato in provincia di Napoli 64 anni fa, è procuratore aggiunto dal 2016 sotto la gestione di Giovanni Melillo, è stato anche reggente dopo il pensionamento di Federico Cafiero De Raho. Russo è iscritto a Magistratura indipendente ed è il fratello di Paolo, ex deputato di Forza Italia, oggi passato al Terzo polo. La prima emergenza che dovrà affrontare è quella dei suicidi in carcere. Ben 81 sono quelli avvenuti nel solo 2022, senza calcolare i tagli previsti al dipartimento dalla nuova legge di Bilancio

Apprendiamo che sarebbe stata richiesta al Csm la collocazione fuori ruolo del magistrato Giovanni Russo, attualmente aggiunto alla procura nazionale antimafia, per la successiva nomina a Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – afferma  Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria -. In attesa del compimento dei passaggi burocratici propedeutici all’effettivo insediamento e, soprattutto, di comprendere il programma del nuovo capo delle carceri e della Polizia penitenziaria, torniamo a ripetere che nessuna personalità, neanche la più capace e qualificata, potrà risollevare le sorti dell’agonizzante sistema penitenziario se non supportata da immediati interventi legislativi corroborati da sufficienti investimenti economici“.

Nel salutare Carlo Renoldi, cui ci sentiamo di rivolgere anche il nostro ringraziamento per la costante disponibilità al dialogo, e in attesa di poter presto indirizzare i nostri auguri di buon lavoro a Giovanni Russo e di avviare con lui un confronto programmatico – prosegue il sindacalista – rivolgiamo un ennesimo appello al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Governo e al Parlamento affinché si affronti concretamente la perdurante emergenza penitenziaria con il varo di un decreto-legge per l’adozione delle misure più urgenti e si approvi una legge delega per la reingegnerizzazione del sistema d’esecuzione penale, la rifondazione del Dap e la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria, senza peraltro dimenticare il percorso della legge di bilancio in cui si auspica si possano correggere i tagli e, al contrario, prevedere congrui investimenti per il settore“.

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