A Natale arriva il “trio infernale”: gli esperti lanciano l’allarme contro la tripla epidemia

Dagli Stati Uniti all’Europa si moltiplicano le indicazioni e gli allerta alla popolazione da parte delle autorità sanitarie.

Oltre al Covid ci sono anche altri agenti patogeni agevolati dalla maggiore circolazione negli ambienti interni durante i mesi più freddi dell’anno. Ecco perché gli esperti parlano del rischio di una “triplice epidemia”.

Non c’è più soltanto il Covid: nell’ondata di Natale che rischia di mettere sotto pressione i sistemi sanitari c’è una tripla epidemia. Fatta da virus respiratori, influenza e Covid. Gli esperti americani parlano appunto di “tripledemic”, causata da tutti quegli agenti patogeni che, complice la diffusione agevolata dagli ambienti chiusi, stanno creando molte difficoltà ai pronto soccorso.

Una triplice epidemia caratterizzata da una concentrazione di influenza stagionale, bronchioliti e polmoniti infantili provocate dal virus respiratorio sinciziale (Rsv). Il rischio è alto, secondo le valutazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

Lo aveva previsto a novembre il virologo Matteo Bassetti. “Ci sarà una triplice epidemia, un ‘trio infernale’: influenza, covid e virus respiratorio sinciziale”, aveva detto l’esperto.

Preoccupano i ricoveri e le assenze del personale sanitario

Andrea Ammon, la direttrice dell’Ecdc, ricorda come le festività natalizie e di fine anno siano tradizionalmente occasione di incontri, viaggi, acquisiti. Tutte potenziali opportunità di diffusione di Rsv e altri virus respiratori, il cui rischio di trasmissione si accresce notevolmente in questo periodo dell’anno.

Per questo motivo, fa presente Ammon, bisognerebbe dare priorità al «rafforzamento dei sistemi sanitari» oltre che al «sostegno degli operatori». Il timore è che, oltre a un maggior numero di ricoveri, possano crescere anche le defezioni per malattia del personale sanitario. «Anche la vaccinazione contro l’influenza e il Covid-19 dovrebbe essere una priorità tra i gruppi a rischio», aggiunge il numero uno dell’Ecdc.

Mancano antifebbrili nelle farmacie

A complicare un quadro già preoccupante si aggiunge poi la carenza di medicinali, soprattutto pediatrici, contro raffreddore e influenza. Come accade in Italia per alcuni prodotti farmaceutici, difficile trovare nelle farmacie Usa acido acetilsalicilico e ibuprofene per i bimbi.

Mano a mano che si avvicinano le feste di Natale e in famiglia si accrescono anche le preoccupazioni delle autorità sanitarie. Così Rochelle Walensky, direttore dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), mette in guardia la popolazione. Invitando alla vaccinazione chi non abbia provveduto a farlo, tanto col bivalente anti-Covid che con le vaccinazioni antinfluenzali.

Da mesi negli Stati Uniti le mascherine anti-Covid non sono più obbligatorie. Ma la “tripledemic” sta lentamente spingendo i Cdc a rivedere le loro indicazioni. In quegli stati dove la soglia dei contagi ha superato il livello di guardia tornano così gli inviti ai cittadini a portare sempre le mascherine negli ambienti chiusi.

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