La presidente del Parlamento europeo afferma che sarà fatta pulizia a Bruxelles e che niente rimarrà impunito. Continua l’indagine sulla presunta corruzione di esponenti politici europei da parte del Qatar con nuove rivelazioni.
Lo ribadisce con forza davanti ai giornalisti Roberta Metsola: “Il mio messaggio è che non ci sarà alcuna impunità, non nasconderemo la polvere sotto il tappeto“. La vicenda del Qatargate con la presunta corruzione di alcuni parlamentari e lobbisti nel Parlamento europeo non lascia sonni tranquilli alla presidente dell’Europarlamento che pone questa tra le priorità della sua gestione insieme alla guerra in Ucraina, alle questioni energetica e all’ingresso di nuovi membri nell’Ue.
Per Metsola le accuse “sono un colpo alla democrazia e a tutto quello per cui abbiamo lavorato per molti anni. Ci vogliono molti anni per costruire fiducia, ma basta un momento per distruggerla. Farò tutto il possibile per ripristinare la posizione di Casa della democrazia, di legislatore, di istituzione che prende decisioni, pulita, e trasparente e che non è in vendita a attori stranieri“.
La presidente del Parlamento europeo ha poi affermato di essere stata invitata ad assistere alle partite del mondiale di calcio che si sta svolgendo in queste settimane in Qatar ma di avere rifiutato “perché ho delle preoccupazioni su quel Paese. Ho avuto due incontri con i rappresentanti del governo del Qatar a Bruxelles dove ho ricevuto gli inviti che ho rifiutato“.
A partire da queste dichiarazioni il Parlamento europeo in seduta plenaria ha chiesto lo stop all’intesa Ue-Qatar sull’aviazione e la sospensione di tutti i fascicoli legislativi legati a Doha. Per la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni i contorni della vicenda “sono abbastanza devastanti. In questi casi credo che conti molto la reazione e la reazione deve essere ferma e decisa“.
Nel frattempo prosegue il lavoro degli investigatori per ricostruire la vicenda, trovare i responsabili ed eventuali persone coinvolte. Sarebbero oltre 60 gli eurodeputati coinvolti nella vicenda Qatargate, secondo l’emittente privata greca Mega Tv, l’indagine viene dalla giustizia belga. Nelle ultime ore la procura di Atene ha aperto un fascicolo penale nei confronti proprio dell’ex-vicepresidente del Parlamento Ue, Eva Kaili, accusata di corruzione.
Francesco Giorgi, compagno della Kailia, ha confessato di aver fatto parte di un’organizzazione utilizzata dal Marocco e dal Qatar allo scopo di interferire e condizionare gli affari europei. Il suo ruolo era quello di gestire i contanti. Ci sono sospetti anche su Andrea Cozzolino e Marc Tarabella che sarebbero stati coinvolti da Panzeri nel gruppo S&D, secondo quanto afferma Giorgi.
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