Reddito di Cittadinanza: il Governo vuole toglierlo a chi non ha finito gli studi

Se non hai il diploma niente Reddito: in definitiva è questo il sunto della proposta della Lega e del ministro dell’Istruzione Valditara. Secondo i promotori dell’emendamento da inserire in manovra, questo servirebbe a stimolare i beneficiari a completare il ciclo di studi. 

Il Governo Meloni vuole tagliare ulteriormente la platea del Reddito di cittadinanza, le proposte per la riduzione del bonus contenute nella nuova legge di Bilancio approvata dall’esecutivo e al vaglio del Parlamento prevedono infatti che per il 2023 venga erogato per solamente 8 mensilità invece di 12, a eccezione di quei nuclei familiari in cui sia presente una persona con disabilità, un over 60 o un minorenne.

Non solo, a quanto si legge in uno degli emendamenti alla manovra che arriva su proposta del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e dal capogruppo della Lega alla Camera Rossano Sasso, il Reddito potrebbe essere ridotto anche alle famiglie dove uno dei componenti di età compresa tra i 18 e i 29 anni, non abbia concluso la scuola dell’obbligo e abbia scelto di non concludere il percorso scolastico.  L’emendamento, affermano fonti interne alla maggioranza, avrebbe ottime possibilità di rientrare tra quelli approvati e darebbe quindi una sforbiciata a ben 404mila famiglie. Secondo la Lega la motivazione di questa scelta sta nel voler stimolare i beneficiari a completare il percorso di studi o quantomeno a trovare un’occupazione lavorativa.

Ecco il testo dell’emendamento: “Fermo restando quanto previsto dai commi 1, 2 e 3, a decorrere dal 1° gennaio 2023 per i beneficiari del reddito di cittadinanza appartenenti alla fascia di età compresa tra i 18 e i 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo formativo, l’erogazione del beneficio è condizionata anche all’iscrizione e alla frequenza di un percorso di studi finalizzato all’assolvimento del diritto dovere all’istruzione e formazione sino al conseguimento dell’obbligo formativo o, comunque, di una qualifica di durata almeno triennale. Con apposito protocollo stipulato dal ministero dell’Istruzione ed del merito e dal ministero del Lavoro e delle politiche sociale sono definite le azioni formative congiunte necessarie per il conseguimento degli obiettivi prefissati“.

IL DATO

Secondo l’Istat sono 140mila i percettori di Reddito di Cittadinanza che non hanno il diploma e non hanno ancora compiuto i 30 anni, la maggior parte di questo pubblico ha perlopiù la terza media, in molti casi la licenza elementare e in qualche caso non ha finito alcun ciclo scolastico. Secondo il ministro Valditara sarebbe necessario introdurre una formula sul genere “Scuola di cittadinanza” e obbligare i cittadini a finire gli studi per ottenere il Reddito.

Davide La Cara

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