La Corte d’Appello di Firenze ha emesso un verdetto che condanna l’ex senatore a un risarcimento per aver diffamato l’ente Omphalos otto anni fa. Pillon ha già comunicato che farà ricorso in Corte Europea
La Corte d’Appello di Firenze ha emesso una condanna a carico dell’ex senatore Simone Pillon, che dovrà risarcire l’associazione Omphalos di Perugia con 30 mila euro.
Il reato è estinto in quanto prescritto, quindi dal punto di vista penale, Pillon è stato prosciolto. Si conclude, dunque, un fatto giudiziario occorso otto anni fa, nel 2014, quando l’ex senatore, al Forum delle Famiglie, accusò in pubblico l’ente di aver divulgato nelle scuole dei materiali che avrebbero istigato all’omosessualità, allo scopo di ottenere proseliti, durante altrettante assemblee di studenti. Nello specifico, avrebbe detto pubblicamente, come riporta Tgcom:«Quelli di Arcigay vanno nei licei e spiegano ai vostri figli che per fare l’amore bisogna essere o due maschi o due femmine e non si può fare diversamente e…venite a provare da noi, nel nostro welcome group».
Considerando tale accusa non vera e diffamatoria, in quanto quei meeting erano dedicati a combattere il bullismo e l’omotransfobia, l’ente ha deciso di querelare Pillon, condannato in primo grado, assolto in Appello nel 2021. Ma la procura e l’ente hanno impugnato l’assoluzione dell’ex senatore. La Corte Suprema ha disposto l’annullamento del verdetto e quindi ha disposto la condanna al risarcimento, dopo una battaglia legale durata sei anni.
Tuttavia, Pillon ha già fatto sapere che farà ricorso in Corte Europea. L’ex senatore della Lega, dopo la sentenza, ha scritto un post su Twitter in cui annuncia, per l’appunto, la sua intenzione di fare ricorso:«Oggi la Corte di Appello di Firenze mi ha prosciolto da ogni imputazione per prescrizione, ma mi ha condannato a risarcire le parti civili. Ricorrerò per Cassazione e alla Corte Europea se necessario. Opporsi alla dittatura del pensiero unico costa caro, ma non ci fermeremo».
Il presidente di Omphalos Lgbt, Stefano Bucaioni, ha commentato il verdetto dicendo:«Siamo pienamente soddisfatti per questa ulteriore vittoria giudiziaria, viene ristabilita la verità e accertato definitivamente che Pillon aveva gravemente diffamato l’associazione raccontando falsità sull’operato dell’associazione nelle scuole umbre. Come già avevamo detto in più occasioni, l’associazione utilizzerà questi fondi per incrementare le proprie attività di sensibilizzazione, contrasto al pregiudizio e lotta al bullismo omolesbobitransfobico nelle scuole», ha poi chiosato.