I litigi di condominio sono proverbiali – e a volte tragici come mostra la sparatoria di oggi a Fidene – nel nostro Paese.
Ma per cosa si litiga nei condomini italiani? Una ricerca del Codacons stila una vera e propria classifica delle cause più frequenti di litigio.
La sparatoria avvenuta oggi a Fidene – dove un 57enne ha aperto il fuoco sui vicini per motivi legati alla riunione condominiale – mostra quanto possano essere tese le questioni legate agli spazi condominiali.
Secondo una ricerca inedita del Codacons svelata all’Adnkronos sono sette le principali ‘scintille’ che più frequentemente accedono una lite condominiali.
In assoluto la prima causa scatenante sono gli odori fastidiosi provenienti dagli altri appartamento. Generalmente si tratta degli odori legati all’uso della cucina che rischiano di guastare i rapporti tra i condomini. Al secondo posto, nella “‘classifica” delle cause di litigio stilata dal Codacons, ci sono i rumori molesti provenienti da altri appartamenti. come la televisione o la radio a volume troppo elevato, le scarpe col tacco, gli spostamenti di sedie.
Al terzo posto ci sono invece le liti per gli animali domestici: i cani che sporcano in cortile, che abbaiano troppo o sono aggressivi con gli altri condomini, i gatti che miagolano durante la ore notturne, ecc. La quarta causa per cui si litiga tra condomini è invece l’errato uso degli spazi condominiali comuni. In questa categoria rientrano grandi classici come l’auto parcheggiata in modo scorretto, i materiali lasciati negli androni, le terrazze condominiali utilizzate a mo’ di ripostiglio, ecc.
La quinta posizione della classifica del Codacons è occupata invece dai problemi relativi ai cortili o ai giardini condominiali. Come nel caso dei bambini che giocano a calcio, delle persone che parlano a voce alta, ecc. Al sesto posto ci sono le vertenze con l’amministratore di condominio (richieste inevase, lavori non fatti, manutenzione dei locali non eseguita, ecc.).
Infine all’ultimo posto delle cause più frequenti di litigio ci sono quelle per le piante e i balconi: l’innaffiatura eccessiva delle piante, le foglie che cadono, le tovaglie e tappeti sbattuti dal piano superiore, ecc.
Mentre per quel che riguarda le stime sulle cause legate a liti condominiali, il Codacons parla di circa due milioni di cause pendenti nei tribunali italiani.
Tra le regioni coi condomini più litigiosi, in testa svettano campani e i laziali. Che risultano i più attaccabrighe con più di 190 mila cause circa. Dopo di loro ci sono siciliani e veneti (circa 160 mila cause pendenti). Anche gli emiliani si “difendono” bene in questa poco esaltante classifica con ben 150 mila procedimenti pendenti per liti di condominio.
Sembrano invece posti più tranquilli per la vita condominiale, almeno stando alla realtà riportata dai numeri, regioni come Liguria e Marche (50 mila fascicoli aperti), Abruzzo (43 mila cause iscritte a ruolo), Friuli Venezia Giulia (40 mila) e Trentino Alto Adige (30 mila).
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